Atti sessuali con giovani alunne
Al maestro di sci 2 anni e 4 mesi

Due anni e 4 mesi. È questa la condanna per il maestro di sci della media Valle Brembana, 37 anni, accusato di atti sessuali con quattro ragazze che, all'epoca dei fatti, erano minorenni.

Due anni e 4 mesi. È questa la condanna per il maestro di sci della media Valle Brembana, 37 anni, accusato di atti sessuali con quattro ragazze che, all'epoca dei fatti, erano minorenni. La sentenza del gup Tino Palestra è arrivata nella mattinata di mercoledì 19 dicembre: il maestro di sci è stato ritenuto colpevole di atti sessuali solo su una delle quattro ragazze. Per gli altri tre casi è stato assolto.

L'indagine partì dalla denuncia del padre di una delle ragazze. Secondo le accuse il maestro avrebbe avuto relazioni con quattro baby allieve di due sci club (non brembani) in un periodo compreso fra il 2003 e il 2009. Non ci fu violenza: le ragazzine sarebbero state consenzienti. Ma secondo il pm il comportamento del maestro di sci configurerebbe il reato di atti sessuali con minorenni. La legge infatti punisce chi compie atti sessuali con persone che, al momento del fatto, non hanno compiuto i 14 anni, o addirittura i 16 se il responsabile è persona a cui «per ragioni di cura, educazione, istruzione, vigilanza o custodia, il minore è affidato». Proprio come il maestro di sci, secondo la visione della pubblica accusa. Per il pm all'epoca dei fatti contestati le quattro ragazzine erano tutte di età inferiore ai 16 anni. Una di loro avrebbe avuto rapporti antecedenti al quattordicesimo anno di età.

Il maestro di sci, assistito dall'avvocato Andrea Pezzotta, non ha mai negato le relazioni e neppure gli atti sessuali. Il legale però aveva chiesto l'assoluzione del suo assistito. Quanto alla ragazzina che sarebbe stata ancora tredicenne all'epoca dei fatti, la difesa ha sostenuto che la datazione dei rapporti sessuali sarebbe errata: «Aveva già compiuto i 14». Tutte e quattro, dunque, avrebbero avuto fra i i 14 e i 16 anni.

«Siamo estremamente soddisfatti per la sentenza – commenta l'avvocato Benedetto Bonomo, difensore delle parti lese - perché la condanna a 3 anni e sei mesi, poi ridotta a 2 anni e 4 mesi per la scelta del rito, è sicuramente una condanna importante, che sancisce la gravità dell'atto compiuto. Ma quel che ci soddisfa di più è quella parte di sentenza in cui il giudice ha deciso di interdire in perpetuo il soggetto in questione da tutti gli uffici attinenti alla tutela e alla curatela, nonchè da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, da uffici, servizi e istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate da minori: questo per noi significa aver reso inoffensivo un soggetto ancora potenzialmente pericoloso».

In merito ai due capi di imputazioni per i quali il maestro è stato assolto, l'avvocato Bonomo fa sapere che assieme ai propri assistiti valuterà «attentamente le motivazioni che saranno rese note tra 75 giorni, pur comprendendo che anche per un giudice, oltre che per un pm, sia estremamente difficile e complesso avere un la prova inequivocabile di un atto che per sua natura si compie in assoluta riservatezza. Resta comunque grande la soddisfazione di avere reso inoffensivo un soggetto potenzialmente pericoloso, che era il vero obiettivo dei genitori, condiviso anche dalla Procura e dal giudice, e che va ben al di là del semplice risarcimento».

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