Palpeggiamenti alla dipendente
Un barista finisce a giudizio

Avrebbe molestato sessualmente una sua dipendente, nel corso dei mesi durante il 2012: alla fine, denunciato da lei a settembre, è finito prima indagato a piede libero per violenza sessuale, e ora è stato rinviato a giudizio per lo stesso reato.

Avrebbe molestato sessualmente una sua dipendente, nel corso dei mesi durante il 2012: alla fine, denunciato da lei a settembre, è finito prima indagato a piede libero per violenza sessuale, e ora è stato rinviato a giudizio per lo stesso reato.

Protagonista della vicenda un barista di 64 anni della Valcalepio che, secondo quanto contestatogli dal pubblico ministero Gianluigi Dettori, avrebbe molestato in un crescendo di azioni, passando dalle parole ai fatti, una sua ormai ex dipendente di 34 anni.

L'uomo respinge di fatto le accuse, e di fronte alle due posizioni nettamente contrapposte il giudice dell'udienza preliminare Giovanni Petillo ha deciso di pronunciarsi per il rinvio a giudizio; il sessantaquattrenne dovrà quindi comparire a processo per chiarire la sua posizione davanti al Collegio del Tribunale di Bergamo.

Secondo quanto denunciato dalla donna, il barista inizialmente si sarebbe limitato a fare apprezzamenti verbali, anche se piuttosto a sfondo erotico, quindi sarebbe passato ad allusioni abbastanza inequivocabili. In un secondo momento sarebbe invece arrivato all'azione: prima palpeggiando la sua dipendente, quindi scostandole il colletto della camicetta per sbirciarla.

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