Il grazie della Chiesa di Bergamo
per il servizio di Papa Benedetto

«I cristiani sperimentino la gioia della fede. È il messaggio che ci lascia Papa Benedetto XVI. Ancora una volta, nella freschezza di un Papa anziano, è risuonata la gioia». Sono le parole del vescovo Francesco Beschi nella chiesa del monastero di Santa Grata.

«I cristiani sperimentino la gioia della fede. È il messaggio che ci lascia Papa Benedetto XVI. Ancora una volta, nella freschezza di un Papa anziano, è risuonata la gioia». Sono le parole del vescovo Francesco Beschi, giovedì sera nella chiesa del monastero benedettino di Santa Grata in Città Alta, nella Messa celebrata per esprimere preghiera sincera e sentimenti di affetto, vicinanza e riconoscenza a Papa Benedetto XVI che lascia il suo servizio al Soglio di Pietro.

Il luogo scelto per la Messa è di alto valore simbolico. Infatti, è un monastero benedettino, che da secoli segue la Regola di San Benedetto, nome scelto dal cardinale Joseph Ratzinger al momento della sua elezione pontificia. Ma è anche per eccellenza un luogo di silenzio, contemplazione e preghiera per la Chiesa e per il mondo, cioè — come ha detto il vescovo Beschi — quanto scelto da Benedetto XVI «per vivere come pellegrino nell'ultimo tratto della sua vita».

A nome della Chiesa di Bergamo, il vescovo detto «grazie» al Signore per il dono di Benedetto XVI e al Papa per il suo servizio alla Chiesa come successore degli Apostoli.

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