Redditi dei Consiglio provinciale:
Magri resta in vetta, Pirovano secondo

C'è chi scende e chi sale, ma la vetta resta invariata: è sempre il presidente Roberto Magri il «Paperon de' Paperoni» del Consiglio provinciale, con i suoi 297.150 euro. Segue il presidente dell'ente di Via Tasso, Ettore Pirovano.

C'è chi scende e chi sale, ma la vetta resta invariata: è sempre il presidente Roberto Magri il «Paperon de' Paperoni» del Consiglio provinciale, con i suoi 297.150 euro dichiarati nel 2011.

Segue il presidente dell'ente di Via Tasso, Ettore Pirovano, che rispetto all'anno precedente scavalca il consigliere lumbard Alberto Finazzi e si piazza al secondo posto con 151.062 euro (reddito in aumento). Terzo, appunto, il sindaco di Trescore, che è invece in calo con 143.354 euro.
Appena giù dal podio c'è un altro esponente della maggioranza, che però nel frattempo ha lasciato il suo seggio: si tratta di Alessandro Sorte (Pdl), eletto al Pirellone con le regionali di fine febbraio. Nel 2011 ha dichiarato 126.148 euro.

Un anno fa l'elenco (relativo ai redditi 2010) degli esponenti del parlamentino che superavano i centomila euro si fermava qui. Mentre ora, con le cifre del 2011, altri due consiglieri hanno superato la soglia: Filippo Simonetti, del Pd (121.975) e Angelo Capelli, Lega (100.489).
Spostandoci nella parte inferiore della «graduatoria», all'ultimo posto scende Giuseppe Rossi (Lega), con 15.051 euro. Sale invece al penultimo piazzamento Domenico Cangelli (Idv), che nel 2010 era fanalino di coda. Questi ultimi due sono tra l'altro gli unici a collocarsi al di sotto dei 20 mila euro. Terzultimo Pietro Isacchi del Carroccio, che ha dichiarato 24.093 euro.

Capitolo capigruppo: il meglio posizionato è Giuseppe Bettera (Pdl), con 58.229 euro, seguito dal lumbard Alberto Piccioli Cappelli (47.935) e da Franco Cornolti, Pd (45.712). Ci sono poi Franco Spada del gruppo misto (44.336), Paolo D'Amico di Sinistra per Bergamo (40.111), Vittorio Milesi della Lista Bettoni-Udc (26.023) e il già citato Cangelli.

La prima donna che si incontra scorrendo le cifre è la vicepresidente del Consiglio, la democratica Mirosa Servidati, con 44.673 euro.
La fascia di reddito più rappresentata è quella tra i 40 mila e i 50 mila euro, che include dodici consiglieri. Sei consiglieri si incontrano invece sia sopra i centomila euro, come già accennato, sia tra i 50 mila e i 60 mila.
I redditi dichiarati dai consiglieri provinciali vengono pubblicati ogni anno sul sito internet della Provincia, nella sezione dedicata alla trasparenza, e sono quindi consultabili da tutti.

F. Mor.

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