Tetti in fiamme, torna l'allarme
Ecco i consigli per evitare incendi

Non è solo un camino che brucia. In un caso su tre, infatti, le fiamme si propagano velocemente anche al tetto. E i danni sono gravi: ci si trova con la casa scoperchiata, decine di migliaia di euro da pagare, o costretti a dormire dai parenti.

Non è solo un camino che brucia. In un caso su tre, infatti, le fiamme si propagano velocemente anche al tetto. E i danni sono gravi: ci si trova con la casa scoperchiata, decine di migliaia di euro da pagare per sistemarla e – nei casi peggiori – con la famiglia costretta a dormire dai parenti in attesa che la copertura venga rifatta.

Ecco perché la prevenzione è importante. Lo sanno bene i vigili del fuoco del comando di Bergamo e i distaccamenti della provincia, che anche quest'inverno hanno ricevuto numerose richieste di soccorso per incendi di canne fumarie: basta un po' di fuliggine di troppo nel condotto o uno strato isolante deteriorato dal tempo per innescare le fiamme che intaccano facilmente travi e tetti in legno, anche nelle case costruite più di recente.

Qualche numero: nel 2012 i pompieri sono intervenuti 180 volte nella Bergamasca per incendi di camini e tetti, praticamente una volta ogni due giorni. In 120 casi il fuoco ha danneggiato solo il camino, mentre per 50 volte si è esteso anche al tetto e, nei restanti 10 episodi, ha intaccato «solo» travi, parti di sottotetto o altro.

«Nel 50% dei casi – spiega dal 115 di Bergamo il caposquadra esperto Luigi Guizzetti – i roghi sono provocati dalla carenza di pulizia della canna fumaria: col passare del tempo, in particolare nei camini in cui si brucia materiale non consono come legname resinoso, carta o plastica, si forma uno strato di sporco all'interno del condotto, una "crosta" che se non viene rimossa a un certo punto può incendiarsi».

Tutti i consigli su L'Eco di Bergamo del 16 marzo

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