Il Cai Bergamo compie 140 anni
Sabato l'assemblea provinciale

Ordinaria lo è solo nel nome. Perché l'assemblea del Cai di Bergamo che sabato pomeriggio (a partire dalle 14.30) si terrà al Palamonti, al di là dell'ordine del giorno, trova la sua eccezionalità nelle ricorrenze che quest'anno il sodalizio si trova a celebrare: 150 anni quello nazionale, 140 la sezione di Bergamo. Due compleanni importanti di cui naturalmente si parlerà anche oggi.

Accanto ai punti più «burocratici» e contabili - come la relazione finanziaria e le quote associative - si parlerà infatti anche dei programmi approntati per l'occasione. «Di fatto quello della nostra sezione – spiega il presidente Piermario Marcolin – è partita venerdì sera con la conferenza di Stefano Morosini. Sabato lo ufficializzeremo per poi entrare nel vivo di questa importante ricorrenza».

Il clou, se così si può dire, è previsto il 31 agosto, quando nella conca del Barbellino verrà inaugurato il nuovo ostello Curò che andrà a rimpiazzare il vecchio rifugio e tuttora in fase di realizzazione. All'ordine del giorno c'è pure lui. Il cantiere partito la scorsa primavera ha subito infatti qualche rallentamento e non solo per il lungo inverno: il progettista Paolo Belloni e Nino Poloni, che lo sta seguendo per il Cai di Bergamo, relazioneranno così l'assemblea sullo stato dell'arte.

Altri punti riguarderanno il «bidecalogo sull'ambiente» - ovvero la bozza che raccoglie le linee di comportamento del sodalizio sul tema e che dovrà essere approvata alla prossima assemblea generale del Cai – e il futuro delle Alpi Orobiche, il notiziario della sezione. Infine le consuete premiazioni dei soci. Quattro le medaglie d'oro, tutte alle memoria: Gianfranco Tironi, Gian Antonio Bettineschi, Ivan Civera e Giorgio Rota.

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