Un inverno con il record di neve
Ma con la Pasqua arriverà il sole

Dopo un'inverno da record per la neve, da venerdì 29 le occhiate di sole si faranno più generose, in espansione dalle Alpi verso la pianura, e anche la temperatura, non più alimentata da Est, risalirà verso i +15 °C previsti per domenica di Pasqua.

Abbiamo avuto quest'anno la singolarità di quasi 6 mesi che hanno parlato di cose invernali, iniziati domenica 28 ottobre con la prima neve sotto i 400 metri di quota (20 centimetri di farinosa a Pizzino e 3 giorni con minime sottozero), non succedeva dai 2 centimetri del 26 ottobre 1981, e anche allora venne un inverno di neve, con 140 centimetri complessivi.

A seguire, ecco la neve «giusta» arrivata poi all'Immacolata e a Santa Lucia, e di nuovo a Capodanno e in mezzo ai Mercanti di Neve di metà gennaio, per finire in gloria nevosa con i mesi di febbraio e di marzo. I nove giorni di neve al suolo caduta a febbraio, spesso anche in pianura, sono stati un vero primato per questo mese.

Finiamo col dire del nevischio dell'altra mattina su Bergamo e con la galaverna diurna di martedì sugli alberi, fra la Roncola e il Monte di Nese, nemmeno fossimo a dicembre e in Val Terzera, sopra Madonna delle Nevi, piuttosto che nella settimana che conduce alla Pasqua.

In complesso, una stagione invernale che è durata quasi sei mesi, con 139 centimetri di neve cumulata, successe anche nel 2006, ma occorre poi risalire ai periodi 1978-1986 del secolo scorso, per trovare prestazioni invernali simili. Significativi anche i 22 giorni con neve misurata al suolo, nel complesso un vero record degli ultimi decenni, perché occorre risalire al 1986, per trovare altrettanto bianco duraturo sul terreno.

La Pasqua dicevamo, appunto, è lei che sta sollevando tutti questi interrogativi, visto che la cartografia del periodo e l'immaginario dei bambini la vorrebbe colorata e piena di fiorellini e farfalle, con i leprotti che fanno lo slalom fra l'uovo di cioccolato e il mandorlo fiorito.

Ci viene in soccorso Meteo Svizzera, io mi fido molto di loro (anche le rare volte che sbagliano…), perché ci sono vicini e simili nelle vicende meteo, e parlano per farsi capire, come piace a me, e loro dicono che con oggi dovrebbe chiudersi questo lungo periodo freddo e incerto di fine marzo.

La depressione sul Mediterraneo, che così tanti refoli freddi ha attirato a noi dai Balcani, nei giorni scorsi, dovrebbe gradualmente colmarsi, e intanto l'anticiclone delle Azzorre pare rimontare meglio verso la Francia. Da venerdì 29 marzo le occhiate di sole si faranno più generose, in espansione dalle Alpi e dal Piemonte verso la pianura, e anche la temperatura, non più alimentata da Est, risalirà verso i +15 °C previsti per domenica di Pasqua.

Leggi l'articolo completo di Roberto Regazzoni e le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di giovedì 28 marzo

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