Dal Qatar al Nepal: che bella città
Per l'Expo delegazioni di 45 Paesi

Partiamo coi fondamentali: «Secondo la pronuncia cinese, la vostra città si chiama Bergàmo. Dovremo spiegare dove sta l'accento». Sorride, il delegato impegnato negli incontri in vista dell'Expo. Nella nostra città rappresentanti di 45 Paesi.

Partiamo coi fondamentali: «Secondo la pronuncia cinese, la vostra città si chiama Bergàmo. Dovremo spiegare dove sta l'accento». Sorride, il delegato impegnato negli incontri in vista dell'Expo. È tempo di pausa pranzo all'i.lab dell'Italcementi, per due giorni diventato il cuore della manifestazione milanese del 2015: qui sono arrivati 150 delegati da 45 Paesi, per incontrare il team di Expo e i «global partner», e definire nel dettaglio regole e caratteristiche dei padiglioni da costruire.

Le rappresentanze hanno dormito in alberghi cittadini, e qualcuno ne ha approfittato anche per una toccata e fuga tra le bellezze della città: «Siamo stati in Città Alta, splendida la piazza, abbiamo mangiato benissimo», racconta il sottosegretario e capodelegazione del Qatar, mentre l'assistente estrae il telefonino con cui ha immortalato l'insegna di un noto ristorante. «La vista dalle Mura è meravigliosa, e la struttura che sta ospitando gli incontri un'eccellenza. Inseriremo tutto questo nel nostro lavoro in vista dell'Expo».

Intanto ieri, dopo la «plenaria» di giovedì, ci sono stati gli incontri bilaterali tra i rappresentanti dei vari Paesi e gli organizzatori. Tra le stanze risuona molto inglese: anche su questo fronte (oltre che su orari e abitudini) bisognerà attrezzarsi in vista del 2015, per esempio a partire dai menu dei ristoranti, come faceva notare giovedì in conferenza stampa l'assessore provinciale al Turismo, Giorgio Bonassoli.

Molti dei delegati ammettono che è la prima volta che «incontrano» Bergamo: si può quindi dire che questo evento è un «trampolino di lancio» per il nome (e i sapori, e i paesaggi) della nostra città. La conferma arriva dal gruppo cinese, che ha riscontrato «un'atmosfera molto amichevole». La delegazione del grande Stato asiatico è di certo tra quelle da tener d'occhio: per Expo l'obiettivo è infatti portare qui un milione di cinesi (oggi ne vengono in Italia 300-400 mila l'anno).

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