Giallo per lo scheletro nel canale
Filago, al vaglio tutte le ipotesi

È giallo, a Filago, per il corpo senza vita riemerso lunedì 20 maggio dal canale d'irrigazione che costeggia via Don Milani, nella zona degli impianti sportivi. Non è stato ancora identificato, anche perché il cadavere è poco più che uno scheletro.

È giallo, a Filago, per il corpo senza vita riemerso lunedì 20 maggio dal canale d'irrigazione che costeggia via Don Milani, nella zona degli impianti sportivi. Non è stato ancora identificato, anche perché il cadavere è poco più che uno scheletro, dunque in avanzato stato di decomposizione: la morte potrebbe risalire addirittura a oltre 6 mesi fa.

All'apparenza si tratterebbe di un uomo, ma per stabilire il nome, l'età e le cause del decesso agli inquirenti serviranno ulteriori indagini. È stato anche disposto il prelievo di un campione di dna per eventuali confronti. Diverse le ipotesi al vaglio dei carabinieri: dalla morte accidentale al suicidio, senza escludere il delitto.

Il magistrato ha autorizzato la rimozione dello scheletro, che è stato recuperato dai vigili del fuoco, assieme ai volontari della Protezione civile, e trasportato al cimitero di Bottanuco. Lo scheletro è stato posto sotto sequestro dall'autorità giudiziaria. I carabinieri di Brembate hanno raccolto la testimonianza della persona che ha notato il cadavere e ricostruito tutti gli elementi utili a proseguire delle indagini che si annunciano non facili.

Tra le ipotesi, ieri ne circolava in particolare una, tra la gente di Filago. A metà ottobre dello scorso anno i carabinieri e la Protezione civile per alcuni giorni hanno cercato nella zona del torrente Dordo un giovane rom ventenne che da diversi giorni non dava notizie. Saranno soprattutto i riscontri scientifici e le indagini dei carabinieri a far luce su questo giallo dell'Isola.

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