Collegio Baroni, sigilli al cantiere
Nell'inchiesta cinque indagati

Ci sarebbero cinque indagati, tra cui l'ex rettore Alberto Castoldi, nell'inchiesta che la Procura ha aperto dopo il crollo avvenuto nel cantiere dell'ex Collegio Baroni, in via Pignolo-via San Tomaso, dove l'Università di Bergamo sta realizzando un gruppo di aule per il polo umanistico.

Ci sarebbero cinque indagati, tra cui l'ex rettore Alberto Castoldi, nell'inchiesta che la Procura della Repubblica di Bergamo ha aperto dopo il crollo avvenuto nel cantiere dell'ex Collegio Baroni, in via Pignolo-via San Tomaso, dove l'Università di Bergamo sta realizzando un gruppo di aule per il polo umanistico.

Da mercoledì 29 aprile il cantiere è stato messo sotto sequestro preventivo dalla procura per ordine del pubblico ministero Franco Bettini . Il provvedimento è stato firmato dal gip Bianca Maria Bianchi. La magistratura intende far luce sulle autorizzazioni e per far questo ha indagato cinque persone.

Tra queste ci sarebbe anche Alberto Castoldi, rettore dell'ateneo fino al settembre del 2009, che aveva firmato la richiesta a Palazzo Frizzoni per autorizzare l'apertura del cantiere e il via ai lavori, dopo aver ottenuto il via libera dai Beni culturali di Milano. Secondo la Procura, i disegni presentati in municipio sarebbero diversi da quelli presentati alla Soprintendenza.

Gli altri indagati sarebbero il progettista dell'intervento, Antonio Zanni, ingegnere; il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Bergamo, ing. Paolo Riva, delegato dal rettore come Rup (Responsabile unico del procedimento); il direttore dei lavori, ing. Francesco Catalfamo, e il titolare dell'impresa che sta eseguendo i lavori, Carlo Paolo Beltrami.

Castoldi sarebbe indagato per il reato di falso per induzione, Zanni per il reato di falso. Per gli altri tre indagati l'ipotesi sarebbe di abuso edilizio. È probabile, comunque, che gli indagati ricorrano al tribunale del Riesame contro il sequestro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA