Papa Roncalli, non c'è il miracolo
Sarà canonizzato per «decreto»

In estate la Congregazione per le cause dei santi riaprirà il dossier su Papa Giovanni XXIII prendendo in considerazione la strada della deroga all'approvazione di un secondo miracolo per proclamare anche il Papa del Concilio santo entro il 2013 con Papa Wojtyla.

Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII santi insieme, entro quest'anno, a conclusione dell'Anno della Fede. La notizia non ha ancora trovato conferme, ma l'ufficialità potrebbe essere vicina

In estate la Congregazione riaprirà infatti il dossier sul pontefice bergamasco, già beatificato, prendendo in considerazione la strada della deroga all'approvazione di un secondo miracolo per proclamare anche il Papa del Concilio santo entro il 2013. Secondo fonti bene informate, inoltre, l'accelerazione sulle cause dei due Papi è caldeggiata dallo stesso Papa Francesco che potrebbe riservare qualche sorpresa favorendo anche passi in avanti nel processo di beatificazione del Papa bresciano Paolo VI.

Giovanni XXIII era stato beatificato nel 2000 in seguito al riconoscimento di un miracolo consistente nella guarigione prodigiosa di una suora, Caterina Capitani. La sua definitiva consacrazione agli onori degli altari attualmente non prevederebbe dunque il riconoscimento di un secondo miracolo. La procedura, secondo fonti vicine alla causa, potrebbe utilizzare uno strumento diverso, derogando al miracolo secondo la formula «ex certa scientia» - conferma anche lo storico Alberto Melloni - e permettendo così a Papa Francesco di usare la sua libertà e di supplire alle carenze procedurali per interpretare il senso dei fedeli con il proprio «carisma».

Del resto, alla stessa formula ricorse proprio Papa Giovanni, nel 1960, canonizzando un santo a lui caro, Gregorio Barbarigo che fu vescovo di Bergamo alla fine del Seicento.

In particolare, alla luce degli atti apostolici e dei riferimenti storici, Papa Roncalli potrebbe essere proclamato santo in base a quanto stabilito da Benedetto IV nel «De Servorum Dei beatificazione et de Beatorum canonizatione», dove aveva formulato la dottrina sulla «canonizzazione equipollente», che in sostanza è disposta quando il Papa estende precettivamente a tutta la Chiesa il culto di un servo di Dio non ancora canonizzato, mediante l'inserimento della sua festa, con messa e ufficio, nel Calendario della Chiesa universale.

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