Caccia, la Provincia resta sotto scacco
I tecnici impallinano la maggioranza

Che pasticcio, è l'unica cosa che vien da dire alla fine della serata. Quasi sei ore di seduta di Consiglio (la terza dedicata al Piano faunistico venatorio) per poi arrivare a dire, ancora una volta, ci rivediamo. Mercoledì 10 luglio, per la 4ª puntata della telenovela.

Che pasticcio, è l'unica cosa che vien da dire alla fine della serata. Quasi sei ore di seduta di Consiglio (la terza dedicata al Piano faunistico venatorio) per poi arrivare a dire, ancora una volta, ci rivediamo. Mercoledì 10 luglio alle 17, per la quarta puntata di questa telenovela che sta creando ben più di un semplice imbarazzo nella maggioranza di centrodestra.

Vedasi le conclusioni di un furibondo Matteo Oriani (Pdl), che sottolinea come «qualcuno dovrà assumersi le responsabilità di quel che è successo». Cos'è successo? Il pomeriggio non è certo filato liscio, con una settantina di emendamenti sul piatto e una serie di bordate da manuale, ma il banco salta definitivamente alle 20, a cinque ore dall'avvio della discussione.

Quando sul tavolo dei consiglieri arriva il parere dei tecnici (i cui pronunciamenti durante il dibattito sono stati più volte oggetto di obiezioni dal fronte pro-caccia) in merito al maxi-emendamento al piano siglato dai capigruppo di Lega e Pdl.

Una super modifica in otto punti che è frutto di giorni di mediazione nel centrodestra, e che pur non condivisa da alcuni consiglieri perché ritenuta troppo «soft» (Matteo Malighetti, Lega, parla di «brodino»), sembra metter d'accordo, dopo tensioni e rinvii, il grosso della maggioranza.

Che infatti è intenzionata, al di là della fronda interna, a sostenere la proposta, insieme a un ordine del giorno che impegni poi la Giunta, entro fine anno e dopo l'approvazione del piano, a valutare eventuali revisioni del documento stesso. Intorno alle 20, però, sollecitato da diversi consiglieri nei loro interventi, circola il foglio che mette nero su bianco il giudizio dei tecnici del settore sul maxi-emendamento.

Apriti cielo. Il parere esamina ogni singolo punto, ed è negativo per tre su otto. Tra l'altro, tra le proposte bocciate c'è quella di non classificare i valichi montani come oasi di protezione: uno dei temi più sentiti da mondo venatorio e relativi sostenitori in aula.

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