La palestra Imiberg, il Tar:
bocciato il ricorso dei residenti

Il Tar di Brescia ha dichiarato «inammissibile» il ricorso con cui alcuni residenti delle vie Don Minzoni e Anna Frank pretendevano l'annullamento delle autorizzazioni concesse dal Comune di Bergamo per la costruzione della nuova palestra della scuola Imiberg.

I residenti (il ricorso è del 2010) contestavano l'altezza della nuova palestra, realizzata nel complesso scolastico di via Santa Lucia, di proprietà degli Istituti educativi di Bergamo, preso in affitto dalla Fondazione Maddalena di Canossa e dato in gestione alla cooperativa Imiberg.

Nel progetto iniziale l'edificio compariva come ipogeo per cinque metri e in superficie per due. Ma poi intervenne una variante, dovuta al fatto che fu scoperta una falda acquifera, e così l'altezza della palestra lievitò.

I residenti avevano sostenuto diversi motivi per l'annullamento delle autorizzazioni. Secondo loro, ad esempio, la palestra non sarebbe stata realizzabile, in quanto situata in area soggetta a risanamento conservativo. Inoltre, il progetto avrebbe necessitato di autorizzazione della Soprintendenza. Motivi che stanno anche alla base di un'inchiesta penale per presunto abuso edilizio, del pm Franco Bettini, che ha chiesto il rinvio a giudizio per 10 indagati.

I giudici del Tar, con sentenza depositata ieri, hanno però dichiarato inammissibile il ricorso amministrativo, sostenendo il «difetto di legittimazione ovvero di interesse in capo ai ricorrenti». I residenti avevano sostenuto che la palestra avrebbe causato loro un grave danno e un deprezzamento della loro proprietà, per l'impedimento alla vista su Città Alta e il viavai di atleti, ma secondo il Tar queste affermazioni sarebbero «sfornite di un principio di prova».