Tre parole come codice
incastrano i ladri seriali

«Obiettivi» su cui andare a «lavorare» con i «ragazzi»: tre parole chiave, che per gli inquirenti non potevano lasciare alcun dubbio. Alla fine hanno permesso di scoprire dei veri e propri ladri seriali.

«Obiettivi» su cui andare a «lavorare» con i «ragazzi»: tre parole chiave, che per gli inquirenti non potevano lasciare alcun dubbio. Alla fine hanno permesso di scoprire dei veri e propri ladri seriali, che nel giro di poche ore lo scorso aprile hanno messo a segno ben tre colpi in altrettanti appartamenti.

Il loro modus operandi sempre lo stesso: prima una citofonata all'appartamento prescelto, per verificare la presenza dei proprietari, e poi la forzatura di una finestra per entrare e saccheggiare. Lunedì mattina 22 luglio per questo tre nomadi, arrestati ai primi di maggio di quest'anno con ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Monza, hanno scelto di patteggiare la pena in udienza preliminare.

Si tratta di D. S., 28 anni, serbo, M. S. di Vaprio e M. S. di Seriate, entrambi di 21 anni: davanti al giudice dell'udienza preliminare Giovanni Petillo il primo e il terzo hanno patteggiato un anno e otto mesi di reclusione, oltre a mille euro ciascuno di multa, e sono in carcere; il secondo invece, incensurato, ha patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione, oltre a 800 euro di multa, con il beneficio della sospensione condizionale della pena.

Per l'accusa, il 27 aprile di quest'anno avrebbero saccheggiato prima un'abitazione a Erbusco (Brescia), impossessandosi di denaro contante, un cellulare e un computer, quindi il secondo colpo, a Castelli Calepio: qui si erano impossessati, oltre che di un iPhone, anche di borse griffate e capi di abbigliamento per un valore di alcune migliaia di euro; infine avevano tentato un colpo anche a Carobbio degli Angeli: entrati in un'abitazione avevano però sentito dei rumori, ed erano fuggiti senza bottino.

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