Cassinone, incendio devastante
Fumo e cenere, danni ingenti

Sono ancora al lavoro i vigili del fuoco per spegnere un incendio di proporzioni molto grandi scoppiato sabato sera 27 luglio nella tipografia Mazzucchelli di Cassinone di Seriate. Fiamme altissime, danni ingenti: ancora visibile la colonna di fumo.

Sono ancora al lavoro i vigili del fuoco per spegnere un incendio di proporzioni molto grandi scoppiato sabato sera 27 luglio nella tipografia Mazzucchelli di Cassinone di Seriate. Fiamme altissime, danni ingenti: domenica mattina era ancora visibile la colonna di fumo.

Qui il capannone è andato completamente distrutto in seguito ad un rogo scoppiato intorno alle 21. I danni sembrano irreparabili, col tetto che è crollato pochi minuti dopo lo scoppio dell'incendio e i macchinari all'interno che difficilmente si saranno salvati. Tutto è iniziato alle 21,10 quando i residenti della zona (il capannone si trova nell'area industriale di Cassinone) hanno lanciato l'allarme avendo avvistato un'enorme nube nera elevarsi dal capannone costruito solo un anno fa. Sul posto sono subito giunte le squadre di soccorso con almeno sette squadre dei Vigili del Fuoco - provenienti da Bergamo, Romano di Lombardia e Orio al Serio - tre volanti dei carabinieri, la polizia locale di Seriate e tre ambulanze: la croce rossa di Seriate, quella di Pedrengo e la Croce Verde di Albino.

Fortunatamente all'interno del capannone non si trovava nessun operaio dal momento che di sabato il turno finisce alle 12,30. Mentre le fiamme rimanevano ancora alte, a un'ora e mezza dallo scoppio dell'incendio da alcuni punti strategici della città si poteva vedere la nube di fumo nonostante l'oscurità: dall'aeroporto di Orio al Serio, dal Rondò delle Valli e dalle Mura di Città Alta.

Solo intorno alle 23,30 le fiamme hanno iniziato ad abbassarsi, lasciando spazio ad altro fumo che comunque non ha intossicato in modo grave nessun volontario dei vigili del fuoco in azione. Le operazioni sono proseguite fino a notte fonda a testimonianza delle dimensioni e dell'impeto delle fiamme che sono divampate.

Da stabilire che cosa abbia innescato la tragedia: probabilmente l'incendio è scoppiato dalla sala macchine e presto ha preso piede, grazie alle grandi masse di carta presenti nel capannone, attaccando subito le pareti del soffitto e non dando scampo appunto al tetto. Proprio da qui e dai lati sono stati lanciati i getti d'acqua, mentre tutte le eventuali prese d'aria a terra sono state bloccate per evitare che alimentassero ulteriormente l'incendio dal basso. Intorno alla zona industriale, dove si trova la tipografia Mazzucchelli il traffico è stato subito bloccato per permettere ai mezzi di soccorso di arrivare in zona con code lunghe qualche chilometro.

Tantissimi anche i curiosi che hanno accerchiato l'area industriale attirati dalle fiamme altissime. Se le scene più spettacolari sono arrivate dall'interno del capannone quelle più drammatiche sono state vissute nel piazzale appena fuori. Sul posto sono infatti subito giunti alcuni funzionari della tipografia e i dirigenti che hanno assistito con le mani nei capelli e il terrore negli occhi alla distruzione della propria attività. Chi non ha proprio retto davanti a quello che stava accadendo è stato il titolare della tipografia Mazzucchelli, giunto subito sul posto: l'uomo, in lacrime e in preda al panico, ha accusato un malore ed è stato soccorso e trasportato con l'ambulanza in ospedale. Ora bisognerà solo fare la conta dei danni, cercando di salvare il salvabile ma le speranze di trovare ancora integro qualche macchinario fondamentale sono ridotte al lumicino.

Nella mattinata di domenica ancora lavoro per i vigili del fuoco e diverse le testimonianze dei residenti della zona: aria irrespirabile, «piove cenere, carta e polvere» scrive un lettore. Sono numerosi i mezzi coinvolti dei vigili del fuoco accorsi da tutta la provincia: i pompieri stanno trasferendo all'esterno decine di rotoli di carta e cartone che hanno preso fuoco. Si tratta di rotoli alti circa due metri che vengono continuamente bagnati con l'acqua affinchè le fiamme si spengano del tutto. Ovunque c'è polvere e la cenere è nell'aria, caldissima in questa domenica d'estate.

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