IlSole24Ore: «La strategia di F2i
Low cost a Orio, cargo a Brescia»

Una maxi aggregazione tra gli aeroporti di Bergamo, Milano, Montichiari e Verona, in sostanza fra gli scali dove il fondoF2i guidato da Vito Gamberale si sta candidando a rafforzare le proprie partecipazioni, così da diventare il vero regista delle nuove strategie di sviluppo.

Una maxi aggregazione tra gli aeroporti di Bergamo, Milano, Montichiari e Verona, in sostanza fra gli scali dove il fondoF2i guidato da Vito Gamberale si sta candidando a rafforzare le proprie partecipazioni, così da diventare il vero regista delle nuove strategie di sviluppo.

E' quanto scrive IlSole24Ore nell'edizione di venerdì. Secondo il quotidiano di Confindustria, la strategia prevede di mantenere il low cost a Orio, rafforzare il cargo a Brescia, specializzare il Catullo nella Germania.

«Nei mesi passati - si legge - si era già parlato di un possibile polo Bergamo- Verona. La Sacbo era interessata al 51% della Catullo, ma con valutazioni probabilmente ritenute troppo basse dai veronesi. L'ipotesi di crescita era quella di permettere nuovi sbocchi alla Ryanair, arrivata alla saturazione a Bergamo. Ma nulla di fatto. Ora la partita si riapre, e la Sacbo ci riprova. Per la Save di Venezia (che controlla anche Treviso) l'apertura a Bergamo potrebbe essere ben vista, grazie alla prospettiva di entrare a far parte di un grande network. Tuttavia per Bergamo l'interesse sembra terminare a Verona: quello di Venezia è visto infatti comeuna scalo prettamente turistico, di alta fascia, che non ha possibilità di crescita nel cargo o nel lowcost».

«Per il fondo di investimenti F2i - che in Italia sta guardando allo shopping nel settore sia nel Settentrione che nel Meridione - prosegue IlSole24Ore - l'espansione verso Est diventa quindi interessante se verrà creato un polo che da Bergamo- Orio al Serio arriva a Verona, passando di conseguenza per Brescia, scalo controllato a sua volta dalla stessa Catullo».

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