Atalanta e scontri allo stadio:
identificati 75 ultrà juventini

La sera di Atalanta-Juventus allo stadio sarebbero entrati diversi ultrà bianconeri privi della tessera del tifoso, che lì, nel settore ospiti del Comunale, non potevano starci e che invece si erano distinti nei tafferugli scoppiati durante la gara.

La sera di Atalanta-Juventus allo stadio sarebbero entrati diversi ultrà bianconeri privi della tessera del tifoso, che lì, nel settore ospiti del Comunale, non potevano starci e che invece si erano distinti nei tafferugli scoppiati durante la gara.

È l'ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti che indagano sugli scontri dell'8 maggio. I «clandestini» rientrerebbero fra i 75 supporters juventini, per lo più appartenenti al gruppo dei «Drughi», identificati dalla Digos di Bergamo e di Torino grazie ai filmati della polizia scientifica, ma che non risultano ancora iscritti nel registro degli indagati.

Dopo le 15 denunce con relativo Daspo all'indirizzo di altrettanti tifosi atalantini della curva Sud, tocca ora alla tifoseria bianconera finire nel mirino del pm Carmen Pugliese. L'indagine - che contempla i reati di danneggiamento, lesioni e lancio di oggetti atti a offendere - è divisa in tre filoni.

All'ingresso si era preferito il minore dei mali, e cioè accelerare i controlli per non innervosire i tifosi e rischiare di innescare ulteriori incidenti. E così qualcuno era passato con un biglietto intestato ad altre persone.

«Quella sera - dice Dino Finolli, questore di Bergamo - i controlli avevano funzionato». E sull'utilità della la tessera del tifoso aggiunge. «Da quando è entrata in vigore gli incidenti si sono sensibilmente ridotti. Per restare al caso di Bergamo, da quando sono arrivato io (giugno 2012, ndr), gli unici scontri registrati sono quelli di Atalanta-Juventus».

Tutto su L'Eco di Bergamo del 30 agosto

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