Conclusa la Settimana liturgica
«Un dono alla nostra Diocesi»

«Questo evento è un dono alla nostra Diocesi per le opportunità di riflessione e di incontro che ci ha offerto». Con queste parole il vescovo di Bergamo ha ringraziato tutti i partecipanti della 64ª Settimana liturgica nazionale che si è conclusa venerdì mattina.

Settimana liturgica nazionale si è chiusa la 64esima edizione

Al Seminario vescovile di Bergamo i rappresentanti delle Diocesi e degli Istituti religiosi di tutta Italia Affrontato il tema della liturgia a 50 anni dal Concilio Vaticano II Il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi: «Questo evento è un dono alla nostra Diocesi» Bergamo, 30 agosto 2013 –

«Questo evento è un dono alla nostra Diocesi per le opportunità di riflessione e di incontro che ci ha offerto. Il dono della Diocesi di Bergamo a questo incontro è fatto di cose antiche e nuove: da una parte la radicata presenza di tradizioni popolari che rappresentano ancora una specie di scrigno della fede, dall'altra una particolare sensibilità che la nostra Chiesa vive nel quotidiano nel rapporto tra liturgia e pastorale nelle sue diverse dimensioni».

Con queste parole il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha ringraziato tutti i partecipanti della 64ª Settimana liturgica nazionale che si è conclusa venerdì mattina al Seminario vescovile di Città alta a Bergamo.

Il convegno, organizzato dal Centro Azione Liturgica (CAL) di Roma in collaborazione con la Diocesi di Bergamo, ha riunito diverse centinaia di esponenti delle Diocesi e degli Istituti religiosi di tutta Italia: sacerdoti, laici, operatori pastorali e personalità di spicco nel campo degli studi liturgici.

Le riflessioni hanno ruotato attorno alla memoria del Concilio Ecumenico Vaticano II, voluto da Giovanni XXIII di cui ricorre il 50° anniversario dalla morte e che presto sarà proclamato Santo da Papa Francesco. In particolare si è dibattuto sulla riforma della liturgia e sulle conseguenti applicazioni pastorali.

Hanno presentato le relazioni, tra gli altri, Enzo Bianchi e Goffredo Boselli della Comunità di Bose; monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara; Antonio Donghi, docente di Liturgia al Seminario diocesano di Bergamo; Gianni Cavagnoli, docente di Liturgia a Santa Giustina di Padova e parroco a Cremona; monsignor Ermenegildo Manicardi, biblista e rettore dell'Almo Collegio Capranica di Roma.

Le celebrazioni sono state presiedute dal cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi; da monsignor Felice Di Molfetta, vescovo di Cerignola- Ascoli Satriano e presidente del Cal; da monsignor Piero Marini, presidente del Pontificio comitato per i Congressi eucaristici; dal vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi e da diversi altri vescovi che hanno partecipato alla Settimana liturgica.

Il programma del convegno, oltre agli incontri quotidiani, comprendeva anche percorsi guidati nella città, un concerto in Santa Maria Maggiore, la presentazione dell'anteprima del docu-film su Fra Tommaso da Olera, che sarà beatificato a Bergamo il prossimo 21 settembre, e visite a realtà territoriali importanti dal punto di vista artistico (il Romanico di Almenno, le sagrestie di Alzano, l'abbazia di San Paolo d'Argon, la moderna chiesa dell'architetto Botta a Seriate, dedicata a Giovanni XXIII).

Momento particolarmente significativo è stato giovedì a Sotto il Monte con l'incontro con un testimone speciale, l'arcivescovo monsignor Loris Capovilla, già segretario di Papa Giovanni XXIII, che ha concluso così il suo saluto: «Siamo tutti novizi alla scuola del Vangelo. Fortunati noi se “un uomo mandato da Dio, di nome Giovanni”, figlio di questa Chiesa che amiamo, di questa Italia per la quale trepidiamo, di questa umanità che vogliamo servire, ci prendesse per mano, aiutandoci a compiere il “mistero della volontà di Cristo”, che consiste primieramente nel custodire e far crescere le Chiese locali e per condurre all'unità tutta la famiglia umana».

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