Parla l'autista che ha salvato Jihan
«Nessun eroe, ho agito d'istinto»

Tutta Italia lo chiamava eroe e lui neppure lo sapeva. Perché dopo aver fatto scudo con il suo Tir alla piccola Jihan, 8 anni, rimasta ferita sull'asfalto dell'A4, era subito ripartito per le consegne, facendo rotta per il Nord Europa.

Tutta Italia lo chiamava eroe e lui neppure lo sapeva. Perché dopo aver fatto scudo con il suo Tir alla piccola Jihan, 8 anni, rimasta ferita sull'asfalto dell'A4, era subito ripartito per le consegne, facendo rotta per il Nord Europa.

«Altrimenti il mio capo mi avrebbe rimproverato per il ritardo». In molti – a cominciare dal padre della bimba ferita – si chiedevano chi fosse quell'autista, per stringergli la mano. Sono stati i suoi datori di lavoro a riconoscere il camion, nelle immagini trasmesse dai Tg.

Adesso che gli hanno spiegato di aver fatto qualcosa di straordinario, Ion Purice, 29 anni, camionista romeno residente a Taglio di Po (Rovigo), cerca di minimizzare: «Ho fatto solo quello che mi sono sentito di fare, non chiamatemi eroe». Lo abbiamo raggiunto al telefono ieri mattina: si trova in Olanda, per ritirare un carico di pesce da portare in Italia. Questo pomeriggio, quando varcherà i cancelli della ditta di autotrasporti «Bierreti» di Porto Viro, ad attenderlo ci sarà un vero e proprio comitato di accoglienza, con tanto di sindaco e schiera di giornalisti. «Grazie – dice lui – ma in questo momento è importante solo che la bambina ferita si salvi».

«Ho visto davanti a me persone che si agitavano in mezzo all'autostrada – è il racconto di Ion – ma non mi sono reso conto di quanto era successo, finché non sono stato abbastanza vicino».

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