Campagna elettorale rovente
Fioccano le denunce a Serina

Non è una bella storia, da qualsiasi parte la si guardi. Una campagna elettorale che da civile confronto si trasforma addirittura in scontro fisico, con strascichi che arrivano dritti dritti in tribunale. Il risultato, a Serina, è una comunità che porta ancora ferite aperte.

Non è una bella storia, da qualsiasi parte la si guardi. Una campagna elettorale che da civile confronto si trasforma addirittura in scontro fisico, con strascichi che arrivano dritti dritti in tribunale. Il risultato, a Serina, è una comunità che porta ancora oggi le ferite (aperte più che mai) di quanto avvenuto la primavera scorsa.

È il 24 maggio, tarda sera, quando in paese si incrociano i sostenitori della maggioranza uscente del sindaco Michele Villarboito e i supporter degli sfidanti di «Futuro&tradizione». Vola qualche parola di troppo, poi le versioni si confondono, si sovrappongono e si contraddicono.

Fatto sta che una ragazza, candidata nella lista d'opposizione, finisce al Pronto soccorso, ferita nel corpo e nell'anima da quella turbolenta esperienza. Il primo cittadino leghista (non più ricandidabile a Serina e tuttora in carica ad Aviatico) si precipita il giorno successivo alla caserma dei carabinieri del paese per depositare una denuncia per ingiurie e minacce contro la giovane, il candidato sindaco sfidante Andrea Tiraboschi e i familiari di quest'ultimo.

In questi giorni sono stati proprio loro a passare al contrattacco. Si sono rivolti allo stesso avvocato e hanno depositato all'autorità giudiziaria due distinte denunce. Una, a carico di Villarboito, è da parte dei genitori di Andrea Tiraboschi ed è per ingiuria e minaccia. L'altra è più complessa: oltre all'ex sindaco, sono citate anche gli altri suoi sostenitori presenti quella sera. Le accuse sono di lesioni e diffamazione.

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