Migliora la donna accoltellata
Lui invece resta gravissimo

La cautela è d'obbligo, ma sulle condizioni di Monica Rota sembra iniziare a farsi largo un cauto ottimismo. La donna di 41 anni, accoltellata lunedì a Villa d'Almè dal marito è ancora nel reparto di terapia intensiva, ma è cosciente.

La cautela è d'obbligo, ma sulle condizioni di Monica Rota sembra iniziare a farsi largo un cauto ottimismo. La donna di 41 anni, accoltellata lunedì a Villa d'Almè dal marito – da cui è separata – è ancora nel reparto di terapia intensiva del Papa Giovanni XXIII, ma è cosciente e ha potuto ricevere la visita di sua figlia Jasmine, 18 anni, con cui ha avuto un colloquio.

Monica Rota, operatrice sanitaria alla casa di riposo «Opera Pia» della Fondazione Rota di Almenno San Salvatore, parlando con la figlia ha dato prova di ricordare ogni istante del drammatico pomeriggio di lunedì.

La ragazza, che ha trascorso l'intera giornata in ospedale, ha preferito non rilasciare dichiarazioni su quanto accaduto. Figlia unica, nonostante la giovane età sta gestendo in prima persona, con il supporto del fidanzato, la difficile situazione che la vede coinvolta.

In un altro letto dell'ospedale di Bergamo è ricoverato il padre di Jasmine, Razzouk Bousadani, detto «Aldo», 47 anni, di origine marocchina, da tempo cittadino italiano. Dopo le coltellate inferte alla moglie, l'uomo ha raggiunto la località Fonderie, a Villa d'Almè e si è gettato da un cavalcavia, sfracellandosi sull'asfalto della strada: le sue condizioni sono stabili, ma gravissime.

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