Si litiga? Ritorna la conciliazione
Dal 20 settembre si va dall'avvocato

Ripristinato l'obbligo del tentativo di conciliazione: dal 20 settembre chi litiga va dall'avvocato in mediazione e non più in tribunale. Sarà obbligatorio per liti condominiali, eredità, responsabilità mediche, contratti assicurativi e bancari.

Ripristinato l'obbligo del tentativo di conciliazione: dal 20 settembre chi litiga va dall'avvocato in mediazione e non più in tribunale. Sarà obbligatorio per liti condominiali, eredità, responsabilità mediche, contratti assicurativi e bancari.

Le dispute si risolveranno quindi più celermente e vicino a casa con un ritorno alla mediazione: a deciderlo la legge di conversione del Decreto Legge n. 69/2013 che rende obbligatorio questo procedimento a partire dal 20 settembre per chi litiga su condominio, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, deve obbligatoriamente farsi assistere da un avvocato in mediazione.

Il procedimento di mediazione dovrà durare non più di tre mesi a partire dalla data di deposito della domanda di mediazione presso l'organismo scelto. A tal proposito, e diversamente dal passato, è stata introdotta la «competenza territoriale» dell'organismo di mediazione che dovrà essere scelto tra quelli presenti «nel luogo del giudice territorialmente competente per la controversia».

Tra le novità anche la reintroduzione della sanzione prevista in caso di mancata partecipazione all'incontro di mediazione senza giustificato motivo. Il giudice infatti può condannare la parte non comparsa senza giustificato motivo al versamento all'entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio.

In base alla nuova disposizione gli avvocati risultano mediatori di diritto per il conseguente obbligo di essere adeguatamente formati in materia di mediazione e mantenere la propria preparazione costantemente aggiornata tramite corsi a ciò finalizzati.

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