La «nuova» riforma sanitaria
Il PdL stoppa con forza la Lega

«Oggi non c'è nessuno disegno depositato, neppure in Commissione Sanità. Quindi, cambiamo marcia, e non si facciano corse in avanti. Il resto è solo un delirio mediatico». Parole di Angelo Capelli, vicepresidente della Commissione regionale Sanità.

«Allora mettiamola così, a Bergamo si dice: la gatta frettolosa fa i micini ciechi. Per entrare nel dettaglio della questione, mi spiego meglio: ci sono precisi passaggi per arrivare a una riforma sanitaria della Regione Lombardia, dalle bozze di progetto, ai lavori condivisi dei vari gruppi, per poi approdare a un progetto condiviso da sottoporre al Consiglio regionale. Di certo, a oggi non c'è nessuno disegno depositato, neppure in Commissione Sanità. Quindi, cambiamo marcia, e non si facciano corse in avanti. Il resto è solo un delirio mediatico». Parole di Angelo Capelli, Pdl, vicepresidente della Commissione Sanità in Regione Lombardia.

La questione in ballo è, appunto, delicatissima, ovvero la riforma sanitaria della Regione Lombardia.

Eppure una bozza è già rimbalzata sulle cronache, in realtà, ed è di Fabio Rizzi, leghista, presidente della stessa Commissione sanità in cui è vice Capelli. Una bozza che, tra le altre cose, vedrebbe per Bergamo l'accorpamento dell'Asl a quella di Brescia, la sparizione dell'Azienda ospedaliera di Seriate, che convergerebbe sul Papa Giovanni XXIII di Bergamo e un «allargamento» dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio fino a Chiari, Orzinuovi, Rovato, Manerbio.

«Si tratta di un disegno di Rizzi, ma non è depositata nessuna proposta di legge: lunedì, come gruppo Pdl esamineremo le nostre proposte, altrettanto faranno gli altri gruppi, l'obiettivo è quello di arrivare a una bozza condivisa. Ma siamo ancora all'inizio dei lavori», sottolinea ancora Capelli.

Leggi di più su L'Eco in edicola venerdì 20 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA