Spaccio, sei giovani alla sbarra
Tutto parte dalla morte di Nakki

Le indagini sulla morte di Nakky Di Stefani, il 19enne di Mariano di Dalmine ucciso da un cocktail di droghe la notte del 30 aprile dello scorso anno alla discoteca Bolgia, hanno portato alla sbarra sei giovani tra i 18 e i 33 anni, tutti della zona e senza precedenti penali.

Le indagini sulla morte di Nakky Di Stefani, il 19enne di Mariano di Dalmine ucciso da un cocktail di droghe la notte del 30 aprile dello scorso anno alla discoteca Bolgia, hanno portato alla sbarra sei giovani tra i 18 e i 33 anni, tutti della zona e senza precedenti penali.

Un giro di spaccio di droga al dettaglio nella zona di Osio Sotto, in particolare nella zona del parco Siad e soprattutto verso minorenni.

Proprio in quel parco, a pochi chilometri dalla discoteca, Nakky avrebbe comprato la droga che poi, quella notte, lo aveva portato prima a star male in discoteca e infine e a perdere la vita.

A mettere sulla loro pista gli inquirenti erano state prima le confidenze raccolte tra gli amici di Nakky e i frequentatori della discoteca, e poi le frasi e i commenti che gli stessi e molti altri postavano in particolare su Facebook.

L'autore materiale della cessione a Nakki non è stato identificato (potrebbe essere uno degli indagati, ma anche una persona del tutto sconosciuta). Invece i carabinieri sono riusciti a ricostruire le ultime ore di vita del diciannovenne.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 26 settembre

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