Ucciso Eddy, perizia sull'operaio
La madre: «Paghi se è stato lui»

Una perizia psichiatrica chiarirà se Nicola Comi era capace di intendere e di volere. L'operaio di Carvico, 32 anni, è tuttora in carcere, accusato di aver ammazzato di botte Eddy Castillo, ventiseienne di Almenno San Bartolomeo.

Una perizia psichiatrica chiarirà se Nicola Comi era capace di intendere e di volere. L'operaio di Carvico, 32 anni, è tuttora in carcere, accusato di aver ammazzato di botte Eddy Castillo, ventiseienne di Almenno San Bartolomeo.

Di origini dominicane, Eddy fu trovato cadavere nel gennaio del 2011, nelle vicinanze della discoteca Sabbie Evolution, in via Bedeschi a Chignolo d'Isola, a poche centinaia di metri dal luogo dove è stato poi scoperto il cadavere di Yara Gambirasio.

Già nei giorni successivi all'arresto (risalente a maggio di quest'anno) i legali di Comi, nell'ambito di indagini difensive, avevano commissionato una verifica psichiatrica sull'operaio, dopo aver appreso che, all'età di 16 anni, era stato a lungo in coma a seguito di un grave incidente stradale, che potrebbe aver lasciato strascichi.

Ora è il giudice per le indagini preliminari, Raffaella Mascarino – sempre su richiesta della difesa di Comi – ad aver disposto una perizia psichiatrica, con la formula dell'incidente probatorio, affidando il compito al dottor Sergio Luca Monchieri. Il conferimento dell'incarico è fissato per venerdì mattina in Tribunale.

La madre di Eddy, Ramona Castillo, non nasconde però la sua preoccupazione: teme che se l'operaio verrà giudicato incapace di intendere e volere, nessuno pagherà per la morte di suo figlio: «Il mio Eddy è stato ammazzato come un cane e ancora non so neppure il perché. So solo che c'è un uomo in carcere per questo: se è stato lui, è giusto che paghi».

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