Pagnoncelli e Bergamo 2019:
manca il coinvolgimento della gente

Si allunga l'elenco degli ambasciatori della candidatura di Bergamo Capitale europea della Cultura 2019. Del gruppo sono entrati a far parte gli architetti Botta e Mendini, la storica dell'arte Gregori, l'ex campione di motociclismo Agostini e l'esperto di robotica Rea.

Si allunga l'elenco degli ambasciatori della candidatura di Bergamo Capitale europea della Cultura 2019. Del gruppo sono entrati a far parte gli architetti Mario Botta e Alessandro Mendini, la storica dell'arte Mina Gregori, l'ex campione di motociclismo Giacomo Agostini e l'esperto di robotica Francesco Rea.

Abbiamo chiesto a Nando Pagnoncelli, amministratore delegato di Ipsos Italia, ed esperto di ricerche sociali e sondaggi d'opinione, anch'egli sostenitore della candidatura, come la città sta vivendo questo evento.

«La sensazione è che questa candidatura stia suscitando reazioni ambivalenti - dice Pagnoncelli -. Sembrano coesistere due aspetti tipici della bergamaschità: lo slancio verso l'innovazione, la progettualità, l'imprenditorialità e al tempo stesso grande prudenza, cautela e ponderazione».

«L'impressione è che questa candidatura venga vissuta in termini un po' tiepidi, non ha scaldato molto gli animi come è avvenuto in altre città, anche perché non ci sono state forme di forte coinvolgimento della popolazione rispetto a un evento che in sé ha un aspetto molto importante: rappresenta un'occasione straordinaria per pensare all'identità dei bergamaschi».

Il motto della candidatura è «Bergamo oltre le Mura». Pensa che questa città sia pronta a guardare oltre?
«No, non lo è. Ma Bergamo 2019 è l'occasione per diventarlo. È questa la grande sfida. L'identità è quel fattore che ci rende uguali, una ricerca di ancoraggi e di valori comuni. Il dossier di candidatura ha messo a fuoco le aree che caratterizzano l'identità bergamasca e che vanno valorizzate: il patrimonio artistico e culturale; scienza e innovazione; l'ambiente e il paesaggio e tutta l'area del terzo settore, il volontariato, le onlus. Se noi pensiamo di guardare oltre le mura solo con il patrimonio artistico non andiamo molto lontano».

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