La bimba protetta dal camionista
Jihan salva dopo 50 giorni di coma

Sorride, Jihan, e quei due immensi occhi neri risaltano sotto la cuffietta di rete bianca che trattiene la fasciatura alla testa. Stringe forte la mano del papà Ahmid, che con mamma Fatima, le è stato accanto da quel terribile 1° settembre.

Sorride, Jihan, e quei due immensi occhi neri risaltano ancora di più sotto la cuffietta di rete bianca che trattiene la fasciatura alla testa. Stringe forte la mano del papà Ahmid, che con la mamma Fatima le è stato accanto tutti i giorni da quel terribile 1° settembre in cui l'ha vista quasi morire tra le sue braccia.

Il caso della piccola Jihan, 8 anni, ha commosso tutta Italia: mentre viaggiava in autostrada, all'altezza del casello di Bergamo, il padre aveva sbandato ed era finito contro il guard rail. La bimba era stata sbalzata fuori dal finestrino posteriore della Ford Galaxy, infrangendo il vetro con la testa e finendo sull'asfalto. Era stata rianimata grazie all'intervento provvidenziale di un gruppo di volontari della Croce rossa di Lomazzo (Como), che le avevano praticato il massaggio cardiaco, e al camionista romeno Ion Purice che aveva messo di traverso il suo tir per evitare che altri veicoli le finissero addosso.

Da quel giorno Jihan ha subìto una lunga serie di interventi chirurgici, è rimasta in coma 50 giorni e lunedì 28 ottobre, finalmente, sarà dimessa dall'ospedale Papa Giovanni per essere trasferita in un centro di riabilitazione a pochi chilometri da Pieve di Soligo (Treviso), dove vive con il papà Ahmid Haddach, che lavora in un mobilificio, la mamma Fatima, casalinga e il fratello Mohad, studente di informatica di 19 anni.

Nonostante il quadro clinico gravissimo i genitori di Jihan non si sono mai persi d'animo: hanno trascorso in Terapia intensiva quasi due mesi di lunga e disperata attesa e poi, una decina di giorni fa, finalmente la bimba ha aperto gli occhi. «La mia preoccupazione più grande era che si svegliasse e non mi vedesse – racconta il padre con gli occhi lucidi – invece quando Jihad si è ripresa io e Fatima eravamo qui. Mi ha fatto un cenno, ha allungato una mano e ho capito che voleva essere abbracciata».

Jihan ha commosso l'Italia

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 28 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA