Governo, ridurre l'uso dei contanti
Conti correnti ai raggi X del Fisco

E' scontro aperto nel Governo sull'uso dei contanti. Il ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni, intende introdurre nuove vincoli sull'uso del contante, abbassando il limite di 1.000 €. La pensa in modo diverso il segretario del Pdl Angelino Alfano. Vota il sondaggio

E' ormai scontro aperto nel Governo sull'uso dei contanti. Il ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni, intende introdurre nuove vincoli sull'uso del contante, abbassando il limite di mille euro. La pensa in modo diverso il segretario del Pdl Angelino Alfano.

Anche il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, senatrice Simona Vicari non condivide la posizione del ministro Saccomanni: «sono dell'idea che sia necessario aumentare e non ridurre, come ritiene il ministro, la possibilità dei pagamenti in contante, almeno al pari con il limite medio utilizzato oggi in Europa. Oggi un cittadino italiano o europeo se vuole pagare in contanti in Italia non può superare i mille euro pena una pesante sanzione. Mentre per gli extracomunitari il limite è fissato in 15mila euro».

Le fa eco il presidente del gruppo Misto alla Camera e Vicepresidente di Centro Democratico Pino Pisicchio: «La riduzione dell'uso del contante, peraltro oggi già molto limitato, non serve ad eliminare l'evasione. Serve, invece, un meccanismo virtuoso, premiante e non punitivo, che faccia leva sul principio del contrasto d'interessi e sulla possibilità di detrarre tutte le spese. In questo modo tutti avrebbero interesse a fatturare e a far emergere il nero».

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commentando le dichiarazioni del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni sull'intenzione di ridurre ulteriormente il limite dei contanti per incentivare la tracciabilità sostiene: «Per essere ad armi pari con i nostri competitor europei il limite dei 1.000 euro in contanti non può essere abbassato. Continueremo a combattere la nostra battaglia: la soglia va ripensata. Per stare al passo con gli altri paesi europei e tenere testa alla sfida che lo scenario internazionale ci impone, bisognerebbe piuttosto alzare il tetto dei contanti a 3.000 euro, importo fissato in paesi come Francia e Spagna».

«Una soluzione di questo tipo penalizzerebbe duramente i consumi dei cittadini e gli esercizi commerciali e frenerebbe di conseguenza il turismo, vero volano della nostra economia - ha aggiunto Bocca - Dovremmo poter giocare la nostra partita su uno scacchiere, l'Europa, che si vale delle medesime regole. Al momento invece, l'Italia gioca con una zavorra che rischia di inficiare il rilancio e la crescita economica del nostro Paese».

Sul fronte denaro intanto entro domani - 31 ottobre - le banche e gli altri operatori finanziari dovranno trasmettere all'anagrafe tributaria tutti i dati relativi al 2011: il saldo a inizio e a fine anno; il totale dei bonifici in entrata e in uscita; il totale degli acquisti fatti con carta di credito e delle ricariche per le carte telefoniche; informazioni su dossier titoli e certificati di deposito che faranno nascere il database più completo al mondo.

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