Tra Riuniti e Cure palliative
accordi sempre più stretti

E’ stata sottoscritta nella Sala Consiliare degli Ospedali Riuniti, la convenzione triennale che disciplina le modalità di collaborazione tra l’Azienda ospedaliera e l’Associazione Cure Palliative (ACP), con l’obiettivo di realizzare progetti per garantire cure e sostegno adeguati ai malati e alle loro famiglie.

“La firma di questa nuova convenzione con l’Associazione Cure Palliative dimostra la comune volontà di perseguire i medesimi obiettivi: garantire cure e sostegno adeguati ai malati e alle loro famiglie - ha sottolineato il Direttore Generale dei Riuniti Carlo Bonometti -. La consolidata collaborazione fra l’Associazione Cure Palliative e gli Ospedali Riuniti si afferma sempre di più come un modello di fertile raccordo tra pubblico e privato, che permette da anni alla provincia di Bergamo di essere un valido esempio di qualità di cura e assistenza ai malati oncologici in fase avanzata”.

Arnaldo Minetti, presidente di ACP, ha ribadito che “la convenzione amplia e struttura una collaborazione in essere dalla nascita dell’Associazione, vent’anni fa, passando dal semplice finanziamento all’assunzione diretta dei contratti con alcune figure professionali che operano all’Hospice di Borgo Palazzo. Proprio per la completezza dell’offerta assistenziale - dal musicoterapeuta alla pet therapy, fino al riflessologo – questa è una delle strutture più significative in Italia”.

Oggi sono stati sottoscritti anche due protocolli d’intesa che danno sostanza all’accordo tra l’ACP e gli Ospedali Riuniti. Con questi protocolli, infatti, l’Associazione si impegna a coprire le spese legate all’attivazione di contratti con professionisti nel campo della medicina palliativa. In particolare si tratta della stipula di un nuovo contratto libero professionale con un medico palliativista dedicato al progetto di ospedalizzazione domiciliare e al rinnovo dei contratti già in essere con un altro medico e uno psicologo, per un contributo totale di 150.000 euro.

Accanto a queste figure, l’Associazione conferma anche la figura del musicoterapeuta, della riflessologa e dell’ausiliaria, già inserite positivamente nell’équipe dell’Hospice e che consentono di offrire assistenza plurispecialistica ai pazienti. E’ questo un ulteriore passo avanti nella costruzione di una rete di cure palliative, che attraverso il connubio tra pubblico e privato consente oggi ai malati in fase avanzata e ai loro famigliari di poter contare sulle opzioni più adeguate per la cura e l’assistenza: dalla degenza in ospedale e in Hospice all’attività ambulatoriale e di Day Hospital, dall’ospedalizzazione domiciliare all’Assistenza Domiciliare Integrata.

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