Arresto nullo senza nastri a difesa
Bergamo ci mette lo zampino

L'ordinanza di custodia in carcere è nulla se il pm non consegna all'avvocato difensore i nastri delle intercettazioni sulle quali si fondano le accuse. Non basta quindi la sola trascrizione integrale delle registrazioni, e la regola vale anche se le intercettazioni non sono state ancora depositate dagli inquirenti. Con una sentenza che richiama una pronuncia del 2008 della Corte costituzionale, la Cassazione ammonisce i pm a «giocare a carte scoperte» quando si tratta di arresti frutto di intercettazioni telefoniche o ambientali. Se la difesa, dopo aver ricevuto copia del provvedimento che ha portato in cella il suo cliente, fa richiesta delle registrazioni su nastro o su Cd che sono servite all'accuse per le contestazioni, l'accusa non può ricorrere ad un surrogato come le trascrizioni su carta nemmeno se quelle intercettazioni non sono state ancora depositate neppure al gip che ha emesso l'ordinanza accontentandosi, per l'appunto, delle trascrizioni.

I giudici della sesta sezione penale della Corte, con la sentenza 19150, hanno perciò annullato con rinvio la decisione del tribunale del riesame di Brescia che, a gennaio scorso, aveva invece confermato l'ordinanza di custodia in carcere nei confronti di due extracomunitari arrestati dalla procura di Bergamo per spaccio di stupefacenti. Dopo l'arresto il difensore dei due arrestati aveva presentato ricorso al riesame chiedendo alla procura la copia delle intercettazioni, raccolte su un Cd, sulle quali si basavano le accuse. Alla mancata risposta dell'ufficio inquirente, l'avvocato aveva replicato con una richiesta di inutilizzabilità delle intercettazioni.

Richiesta respinta dal riesame secondo il quale «non essendo stata avanzata alcuna obiezione sulla correttezza delle trascrizioni», non c'era ragione di ritenere indispensabile la copia del Cd con le conversazioni originali. Una tesi che la Cassazione ha duramente bocciato. Insomma, se le intercettazioni sono compromettenti, anche la difesa ha il diritto di ascoltarle dal vivo.

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