Il caso Caravaggio su «Le Figaro»:
gli stranieri, la Lega, la gente

«Telecamere di videosorveglianza, ronde dei cittadini, ordinanze per bloccare i matrimoni misti compiacenti. La piccola cittadina della provincia di Bergamo, che ha dato il suo nome al famoso pittore Caravaggio, non lesina mezzi su come andare a caccia di "indesiderabili"». Lo scrive l'autorevole quotidiano francese Le Figaro.

L'articolo sul sito de Le Figaro

«Telecamere di videosorveglianza, ronde dei cittadini, ordinanze per bloccare i matrimoni misti compiacenti. La piccola cittadina della provincia di Bergamo, che ha dato il suo nome al famoso pittore Caravaggio, non lesina mezzi su come andare a caccia di "indesiderabili"». Lo scrive l'autorevole quotidiano francese Le Figaro in un articolo del suo inviato a Caravaggio, dal titolo «La Lega Nord schiera la sua politica di sicurezza».

Nel «reportage» dalla Bassa Bergamasca, il giornalista riprende il caso dell'egiziano Rafat Abdelrahamn, sposato con un'italiana, che aveva chiesto la nazionalità italiana. Ma al tempo stesso dà voce a Ettore Pirovano e al sindaco Giuseppe Prevedini che spiegano i motivi per i quali era stata negata appunto la nazionalità. «Come pretende uno straniero di integrarsi - ha detto Prevedini al giornalista - se non legge l'italiano?».

Il caso dell'egiziano si è poi risolto: l'uomo ha già prestato giuramento davanti al sindaco di Caravaggio ed è cittadino italiano a tutti gli effetti.

Nell'articolo si parla anche della vicina Treviglio e c'è un breve ritratto della città di Caravaggio: «Strade pulite pavimentazioni rifatte a nuovo, un bel viale alberato di platani verso la basilica».

L'articolo sul sito de Le Figaro

© RIPRODUZIONE RISERVATA