Tram rumoroso a Ranica
I residenti protestano

Al fischio di partenza del tram della valle Seriana, s'accende anche la protesta dei residenti di via Saleccia nel quartiere Viandasso a Ranica. Una protesta per la mancata installazione delle barriere fonoassorbenti lungo il tratto che costeggia le abitazioni a partire da via Viandasso verso Alzano. Un piccolo agglomerato di ville che si trovano a circa 12 metri dal tracciato della tramvia e con finestre che si affacciano proprio a livello dei binari. Sulla facciata di una delle case campeggia da alcuni giorni uno striscione indirizzato alla Teb, società che gestisce la tramvia, quale protesta per le promesse disattese.

«Non si tratta solo di un problema di inquinamento acustico, ma anche di privacy - precisa Giovanni Rotini, geometra incaricato dai proprietari per le verifiche del caso - dal tram risultano ben visibili non solo l'area esterna delle case, ma anche gli spazi interni delle abitazioni, andando a penalizzare in modo incisivo la libertà di azione dei residenti». La richiesta di installazione di adeguate barriere fonoassorbenti da parte dei proprietari era stata formulata alla Teb già a gennaio 2008, e la stessa società aveva garantito i rilevamenti fonometrici da eseguirsi all'avvio della tratta. Risultato: un nulla di fatto e il fuggi fuggi dei residenti.

Gli abitanti di tre ville i cui giardini confinano con la tramvia hanno infatti dato forfait non rinnovando il contratto di affitto a discapito dei proprietari. «Se non si trova una rapida soluzione - dice sempre il geometra Rotini - i proprietari di queste ville non riusciranno più ad affittarle e nemmeno a venderle. Questo problema andava subito risolto durante i lavori di realizzazione del tracciato con l'installazione di un pannello lungo il tracciato compreso tra via Viandasso e il torrente Nesa, proprio a tutela della qualità della vita dei residenti».

Le tre ville sono infatti chiuse da diversi mesi in quanto gli affittuari hanno preferito cambiare casa e un proprietario ha deciso di trovare una sistemazione alternativa migliore. «In quel tratto, il vecchio sedime della ferrovia della valli era già all'altezza del tetto delle case - tiene a sottolineare il geometra Angelo Bertocchi, funzionario ufficio tecnico della Teb - è stato soltanto ripristinato per poter far passare il tram. Quindi il problema è sempre esistito ed è un problema non tanto di rumore ma di privacy. Proprio in questi giorni sono partiti i rilievi fonometrici lungo tutto il tracciato della tramvia. Quest'intervento durerà parecchi mesi per completare i rilevamenti, poi verranno analizzati i dati e valutate le situazioni di maggior disagio.

L'installazione delle barriere antirumore potrebbero poi risolvere anche il disagio legato alla troppa visibilità». Un disagio che è all'attenzione anche dell'Amministrazione comunale la quale, fin dall'elaborazione del progetto della nuova tramvia, aveva rilevato l'eccessiva vicinanza del tracciato alle case, costruite quando l'ex ferrovia della valle Seriana era stata dismessa. «Sicuramente è importante che vengano dislocati pannelli insonorizzanti - sottolinea il vicesindaco Paola Magni - dato che le case sono vicinissime al tracciato del tram. Questo è un problema che era già stato posto, quando io ero sindaco, all'attenzione della Provincia fin dal momento della firma del protocollo d'intesa e confido veramente che la Teb possa trovare una soluzione per garantire una migliore vivibilità ai residenti di queste abitazioni».

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