Vedove Cattoliche
Incontro col vescovo

«Un tratto della vostra vita è stato segnato dal dolore lacerante. Carissime, trasformate la vostra situazione di vedovanza in un luogo di solidarietà e testimonianza cristiana, per essere segno di speranza per tutti». Sono le parole del vescovo Francesco Beschi, questa mattina nella chiesa del Conventino, nella Messa celebrata per il convegno delle responsabili dell’Associazione Santa Francesca Romana-Associazione vedove cattoliche bergamasche. Fondata il 9 marzo 1923, l’associazione è presente in 140 parrocchie e conta circa 7.500 vedove. «La ringraziamo per la sua presenza — ha detto Elvira Scaravaggi Turini, presidente dell’associazione, salutando il vescovo —. Vogliamo pregare perché tutte noi possiamo essere sempre modello di carità».

«La storia della vostra associazione — ha affermato il vescovo all’omelia — è imponente e importante ed è caratterizzata dalla solidarietà. Nel Vangelo, Gesù Cristo elogia la piccola offerta al Tempio dalla vedova. Piccola sì, ma di grandissimo valore perché quella vedova era molto povera. Carissime, anch’io ho vissuto il dolore in famiglia. Però l’amore del Signore trasforma ogni croce». Al termine, al vescovo è stato consegnato un foglio con tre domande: perché tanti attacchi al Pontefice e al suo magistero? Come le vedove possono esprimere i propri talenti nella Chiesa? Come possono essere aiutate a maturare una nuova vocazione nel loro stato di dolore e solitudine? Monsignor Beschi ha promesso di tornare in un’altra occasione per rispondere ai tre quesiti. È seguito il convegno delle responsabili alla Casa del giovane, durante il quale si è parlato delle iniziative effettuate e di quelle in cantiere: incontri formativi, vacanze, pellegrinaggi, ritiri spirituali, convegni, progetti di solidarietà per soccorrere povertà vicine e lontane.

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