Poste, operativo da ottobre
il nuovo centro distribuzione

Ancora tre mesi di attesa e il sistema di distribuzione della posta in città sarà migliorato in modo significativo. A partire dai primi giorni di ottobre si attiverà infatti il nuovo centro di Poste Italiane per la distribuzione postale in via Buttaro che andrà a sostituire quello storico di via Pascoli.

Si tratta di un’opera importante, costruita su un’area di 3.600 metri quadrati, la cui attivazione rientra nella riorganizzazione complessiva del settore recapito. Riorganizzazione che prevede, oltre al spazio creato in città, anche la costituzione di altri 12 punti di distribuzione in tutta la provincia.

Oltre alla sede di via Buttaro infatti verranno creati nuovi spazi ad Albino, Clusone, Trescore, Seriate, Lovere, Sarnico, Romano, Villa d’Almè, San Pellegrino, Ponte San Pietro, Dalmine e Treviglio. Ad oggi, terminata la progettazione e tutti i lavori di costruzione, al nuovo centro mancano solo gli arredi e un piano di organizzazione interna.

Da ottobre i pacchi lettere, già suddivisi per aree della Bergamasca, arriveranno in via Buttaro da Brescia dove attualmente è situato il centro di meccanizzazione postale. Da qui i portalettere raggiungeranno ogni paese e recapiteranno la posta ai cittadini orobici.

Poste Italiane attraverso il suo ufficio comunicazione ha fatto sapere che i lavori alla struttura sono stati conclusi e che lo slittamento della data di apertura da giugno ad ottobre è dato principalmente da un fattore: l’opera è stata concepita secondo i canoni molto complessi del processo di lavorazione della posta. Per garantire un servizio sempre più veloce c’è l’esigenza di soluzioni d’avanguardia che hanno richiesto più tempo per essere portate a termine.

Dopo Crema, Bergamo è quindi la seconda provincia lombarda in cui verrà completamente rivoluzionato il sistema della distribuzione della posta. Per questo nuovo centro che sorgerà nel quartiere di Redona, all’angolo tra via Buttaro e via Galimberti, Poste Italiane ha investo circa due milioni di euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA