Gli sfollati di San Giovanni Bianco
a casa non prima di fine agosto

Si lavora su due fronti per il recupero della pesante situazione idrogeologica generata dagli eventi meteorologici di martedì scorso: sullo smottamento del pendio retrostante l'edificio ex colonia di via Santuario a San Gallo e sullo smottamento che minaccia lo scivolamento a valle di un tratto della strada comunale che porta dal capoluogo a San Pietrio d'Orzio, ambedue problemi di notevole entità.

In prima battuta l'edificio di Costa San Gallo. Per la prima fase dello svuotamento dell'intercapedine hanno lavorato gli operai comunali a partire dalla giornata di sabato. Nel frattempo però il fango si è indurito e si deve ora procedere con uno scavatore di piccole dimensioni che si metterà al lavoro già nella prima mattinata di martedì 14 luglio.

Martedì si allestirà anche il cantiere per la realizzazione del progetto redatto dal tecnico Alberto Frassoni e dal geologo Francesco Micheli. L'intervento dovrebbe concludersi in una ventina di giorni; solo allora si potrà ragionare sulle ipotesi di ritorno nelle case. L'intervento prevede opere di drenaggio del terreno e di cabalette che dirottino le acque di impluvio nel pendio in una vicina valletta così da prevenire nuovi smottamenti. Ma è solo una prima fase di lavori dei quali si dovrà poi verificare l'efficacia. Poi si dovrà pensare al progetto risolutivo che prevede il consolidamento ed il rimodellamento radicale del pendio.

Si lavora pure sulla strada per San Pietro d'Orzio dove è entrata in azione una grossa ruspa per approntare il cantiere delle opere di contenimento dello smottamento e di consolidamento del pendio e conseguentemente del corpo strada.

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