Palazzo Uffici come una serra
Senza condizionatori, 30 gradi

Afa e caldo incombono e a Palazzo Uffici di piazza Matteotti si torna a sudare: l’impianto di condizionamento resta una chimera. A rendere la faccenda rovente sono i finestroni semi-ermetici posati nel 2006, mai seguiti dall’impianto di raffrescamento e capaci di trasformare il palazzo in una serra. Martedì 21 luglio in diversi uffici si toccavano i 30 gradi.
La soluzione - il progetto - esiste e in Comune lo vorrebbero da tempo mettere in pratica. A complicare le cose ci si son messi però intoppi burocratici (ricorso al Tar fra progettisti) e una crescita di costi: da 2,3 milioni di euro per il solo condizionamento a 3 milioni per portare avanti contemporaneamente anche il necessario rinnovo dei sistemi elettrici e di sicurezza.

Dalla scorsa amministrazione l’opera è stata inserita nel Piano delle opere pubbliche per il 2010», spiega il sindaco Franco Tentorio. Il che vuol dire che, se tutto va bene, che la prima estate al fresco sarà quella del 2011. «Vanno trovati i finanziamenti, perché un’opera inserita l’anno successivo non può vedere fondi accantonati in anticipo. Poi si proseguirà. Il cantiere è necessario ma i tempi non saranno brevi». Aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli: «L’intervento è complesso data l’età del palazzo, che va dotato di impianti del tutto nuovi. Per il momento bisogna utilizzare i condizionatori portatili e i ventilatori».

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