Ottomila colf e badanti straniere
da regolarizzare in Bergamasca

Almeno 8.000 colf e badanti straniere pronte ad essere regolarizzate nella Bergamasca grazie all'intesa tra ministero dell'Interno e del Welfare per sanare la posizione di centinaia di migliaia di famiglie italiane a rischio di reato di clandestinità dopo l'approvazione del disegno di legge sulla sicurezza.

L'inchiesta su L'Eco di Bergamo oggi in edicola

Almeno 8.000 colf e badanti straniere pronte ad essere regolarizzate nella Bergamasca grazie all'intesa tra ministero dell'Interno e del Welfare per sanare la posizione di centinaia di migliaia di famiglie italiane a rischio di reato di clandestinità dopo l'approvazione del disegno di legge sulla sicurezza. In questi giorni gli sportelli dei sindacati orobici sono stati letteralmente presi d'assalto da pensionati, famiglie con malati e disabili, anziani, che hanno rivolto agli esperti domande di ogni genere sulla regolarizzazione: la sanatoria scatterà a settembre.

«Un buon segno» ammette Daniela Mazzoleni, presidente di Apicolf Bergamo. «Significa che le famiglie intendono rispettare la legge e ricorrere a un contratto di lavoro trasparente con la propria assistente familiare». Concordi anche Mimma Pelleriti, della segreteria provinciale Cisl, e Giuseppe Errico, dell'Ufficio diritti Cgil: «Meglio approfittare della sanatoria: è una garanzia per lo straniero, che così potrà avere il permesso di soggiorno, e per la famiglia, che non rischia sanzioni anche pesanti». «Ma ora - conclude Pelleriti - bisogna aiutare le famiglie con politiche adeguate di sgravi fiscali e le badanti con corsi di formazione adatti: nelle loro mani c'è una fetta consistente del Welfare italiano».

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