L.go Tironi senza attraversamenti
Saltarelli: «Ma ora si cambia»

Nella settimana della mobilità, tra assessori a spasso sulle piste ciclabili e nuove green-way, una domanda sorge spontanea: dove li mettiamo i pedoni di largo Tironi? Va bene aver terminato nei tempi prestabiliti i lavori di posa dell’impianto di teleriscaldamento, ripristinando la regolare viabilità di via Carducci, peccato però che ancora nessuno si sia attivato a creare i relativi attraversamenti pedonali. In una zona ad alta densità di popolazione, con l’Università, un vasto polo scolastico superiore, asili e scuole pubbliche sparpagliate nella zona, una delle più frequentate biblioteche della città, due supermercati e un intero quartiere appena sorto, la situazione non è da sottovalutare.

Da domenica 13 settembre sono rimaste nell’area del cantiere di largo Tironi un paio di piccole ruspe, e da venerdì 18 nella zona ci sono solo pochi operai che lavorano nella zona di via dei Caniana. Restano nell’area che circonda la rotatoria cartelli dalle parziali informazioni, qualche zona recintata e marciapiedi rotti e difficilmente accessibili per mamme con i passeggini, anziani e disabili. In compenso c’è una rotatoria nuova di zecca, lì dove un tempo era posizionato il princiaple percorso di attraversamento sfruttato quotidianamente da centiania di residenti e passanti per raggiungere il centro. Perché non si creda che le zebre di via dei Caniana possano sopperire le esigenze della zona, considerando che se un abitante da via San Bernardino vuole dirigersi verso il centro, non si può pensare che si diriga prima verso l’università e poi sulla trafficata via Carducci, tagliando infine davanti alla biblioteca Tiraboschi, considerando che sul lato opposto un cantiere impedisce qualsiasi passaggio pedonale.

«La via San Bernardino è una delle strade più popolate – scrive alla nostra redazione Stefano Cattaneo per il Comitato di San Tomaso – e il passaggio pedonale tolto in largo Tironi è il percorso più utile per i ragazzi di un intero quartiere per recarsi a scuola e nelle altre strutture del centro. Sollecitando una rapida soluzione, dato che non è stato ripristinato l’attraversamento protetto, invitiamo il Comune ad assicurare da subito la presenza della polizia locale per garantire sempre sufficienti livelli di sicurezza sugli attraversamenti». Con un’altra perplessità: «Chiediamo – continua Cattaneo – di valutare se non sia eccessivamente pericoloso percorrere con le biciclette il rondò, così come configurato, specialmente per i minori e le persone anziani. A noi del quartiere pare oggettivamente di sì».

Intanto la situazione è quindi questa: un attraversamento verso via dei Caniana e decine di passanti che attraversano in modo casuale su tutto il rondò e le relative vie di accesso tra le auto che sfrecciano veloci: «Sono una mamma con un bimbo di 23 mesi e da via Magrini mi devo dirigere tuttti i giorni verso piazza Pontida – scrive una lettrice -: percorrere tutto il tragitto verso via dei Caniana e via Carducci è improponibile considerando come sono ridotti i marciapiedi, senza poi dimenticare lo smog che devo respirare ferma al semaforo di via Carducci quando in pochi minuti potrei raggiungere la zona al di là di largo Tironi. Va bene sistemare il traffico veicolare, ma non ci si può dimenticare dei pedoni in questa maniera». E poi ancora: «Noi pedoni stiamo rischiando tutti i giorni quando giungiamo al ponte della ferrovia andando verso il centro – scrive B.M. -: ci guardiamo in giro e non sappiamo dove andare, in quanto il semaforo non funziona, le zebre mancano e non esiste un cartello che dica dove si può attraversare. Magari se qualche vigile si prestasse per aiutarci sarebbe gradito».

In attesa delle novità promesse dal Comune per la zona, tra nuovi impianti a prova di ipovedenti e percorsi più accessibili e sicuri, venerdì l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli, date le segnalazioni, è andato direttamente sul posto per verificare la situazione: «E mi sono reso conto che la preoccupazione dei cittadini è legittima - dichiara -: ho immediatamente attivato chi di dovere affinchè, in attesa di una completa chiusura del cantiere, siano avviati al più presto i semafori ancora spenti ma necessari per permettere ai pedoni di attraversare subito dopo il ponte della ferrovia. Inoltre ho chiesto più sicurezza, con strisce pedonali gialle per il passaggio su via San Giorgio, tutelando così tutti i pedoni che ora stanno attraversando in questa parte di strada». Per la chiusura definitiva del cantiere, poi, Saltarelli parla di «tempi brevi» e garantisce due passaggi pedonali: «Tolto quello al centro  - conclude -, resta via Carducci e se ne attiva uno verso via San Giorgio per chi da San Bernardino è diretto verso il centro».

Fabiana Tinaglia

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