Treni, problemi anche in Bovisa
I pendolari: aspettiamo Tentorio

Nonostante molti non sappiano dove si trovi esattamente, Villapizzone è la stazione ferroviaria dove scendono e salgono gli studenti e lavoratori che devono raggiungere il quartiere della Bovisa. Una fermata importante per i bergamaschi che segnalano nuovi problemi, oltre ai noti disagi legati alla sporcizia e ai mezzi fatiscenti. Con un appello a Tentorio: lo aspettiamo per un viaggio. Commenta la notizia

Villapizzone una fermata fantasma. Nonostante molti non sappiano nemmeno dove si trovi esattamente, si tratta della stazione ferroviaria dove scendono e salgono gli studenti universitari e lavoratori che devono raggiungere il quartiere milanese della Bovisa ed è un punto di interscambio per i viaggiatori diretti o in arrivo dalla zona ovest di Milano, dove si incontrano i Passanti S5 e S6, nonchè una serie di mezzi di superficie. Da quando sono cambiati gli orari, inoltre, alcuni dei treni Bergamo-Milano e Milano-Bergamo fermano a Villapizzone quando sono diretti o originano da Milano Porta Garibaldi e lo stesso succede ai treni per Pavia, Piacenza, Brescia che sono stati banditi dalla stazione Centrale dall'inaugurazione della linea Freccia Rossa per Roma. «Per questo motivo la stazione di Villapizzone non è più una sconosciuta - spiega una lettrice de L'Eco di Bergamo on line -, ma nonostante la fermata sia diventata importante, il livello di servizio è a dir poco lacunoso: i treni non vengono mai annunciati e così quando si arriva alla pensilina ci si deve affidare alla fortuna per poter indovinare quale sarà la destinazione del treno in arrivo».

Un esempio: «Martedì sera 22 settembre - continua la lettrice bergamasca - sono arrivata in stazione e sul binario 5 era fermo il Piacenza delle 17.46 che la sera precedente era stato soppresso. Nessuno in realtà sul binario sapeva che treno fosse e cosa ci faceva lì. Finalmente alle 18.10 è stato annunciato che il treno sarebbe partito con 30 minuti di ritardo mentre il treno per Bergamo delle 18.17 non sarebbe mai arrivato perchè era stato soppresso: è scattato il panico e molti passeggeri hanno optato per prendere un S5 diretto a Pioltello delle 18.20 che stava arrivando sul binario due. Qualcosa però mi diceva che quel treno non poteva essere stato soppresso in quanto lo stesso treno avrebbe proseguito a Bergamo per Brescia. Quindi ho atteso la partenza del Piacenza e mi sono recata a Lambrate dove in realtà il 18.32 era annunciato con 15 minuti di ritardo e non era soppresso, ma soltanto deviato su un percorso diverso - continua la lettrice -. Il treno è arrivato a Bergamo alle 19.27 recuperando 7 minuti: ovviamente chi ha optato per la via Carnate o per Pioltello ha perso tutti i treni a disposizione ed è arrivato a casa molto dopo».

Un problema che si ripropone quello della mancanza di comunicazione tra Trenitalia e i suoi clienti. Un disagio non da poco che si abbina a i continui disservizi che i pendolari vivono quotidianamente: «Il caldo di questi giorni ci sta logorando su treni sporchissimi che continuano ad essere dei forni» scirve un altro lettore. E poi: «Quando arrivano le carrozze di tipo piano ribassato - segnala un altro pendolare - capita che ci siano persone che viaggino in piedi, non perché non c'è posto, ma perché i sedili sono talmente zozzi da aver schifo a sedersi». Con voci di corridoio che sagnalerebbero la beffa nella beffa: le carrozze due piani ristrutturate sarebbero state «trasferite» sul passante di Milano e sulla Milano-Novara, «mentre noi poveri disperati della Bergamo-Milano non contiano nulla» commenta un viaggiatore che si rivolge anche all'assessore regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo e al neosindaco di Bergamo Franco Tentorio: «Viaggiate con noi per provare questa vitaccia da pendolari: la situazione è peggiorata, altro che miglioramento... Vi aspettiamo sul treno delle 17.10 da Milano Centrale a Bergamo». Provare per credere.

Fabiana Tinaglia

© RIPRODUZIONE RISERVATA