Aerei su Colognola, i residenti:
pazienza al limite, il Comune agisca

«Spett.le redazione, noi cittadini di Colognola desideriamo denunciare la grave, reiterata violenza che si sta perpetrando a nostro danno».

«Dal 2009 si sta consumando una storia incredibile, in cui gli interessi di un aeroporto bulimico continuano a prevalere sul rispetto dei fondamentali diritti di molti cittadini: una storia fatta di imperdonabili ritardi, di controlli carenti, di scarsa trasparenza, di molta disinformazione, di strane complicità e di silenzi inspiegabili (o fin troppo spiegabili) da parte delle Istituzioni».

«In passato le Amministrazioni comunali hanno fatto scelte che ai nostri occhi appaiono l’esatto contrario dei loro compiti istituzionali di garanti della salute, della sicurezza e della vivibilità del territorio. Nel 2009 è stata approvata una nuova rotta che ha deviato su Colognola tutto il traffico degli aerei in decollo. L’azione è stata poi “perfezionata” nel 2010, con l’approvazione di una zonizzazione acustica aeroportuale che decretava la condanna del nostro quartiere, senza che l’Amministrazione cittadina si opponesse alla vergognosa svendita di Colognola, come era suo diritto/dovere fare. Che questo fosse il prezzo da pagare per lo sviluppo dell’aeroporto era del resto chiaro dalle dichiarazioni fatte dopo l’approvazione della suddetta zonizzazione dall’allora a.d. di Sacbo: “finalmente l’aeroporto potrà crescere fino a raddoppiare i suoi voli!” Ovviamente, con il “corridoio” di Colognola ormai “assicurato”, i decolli avrebbero avuto la strada spianata ed i sorvoli sarebbero avvenuti tutti sulle nostre teste!».

«Nessuno ebbe da ridire sul fatto che migliaia di cittadini venissero privati dei loro diritti: a tutti ha fatto comodo - e fa comodo - che siano i residenti del nostro quartiere a pagare il prezzo più alto. La nostra è un’affermazione basata su dati di fatto: se si considera il numero delle persone esposte all’inquinamento acustico, nessun’altra zona può “vantare” una quantità di vittime così alta. Altrove si parla di alcune centinaia di persone: solo a Colognola sono invece migliaia!».

«In questi ultimi giorni si è molto parlato di sicurezza, ma chi ha voluto e autorizzato i decolli con virata a bassa quota su Colognola è consapevole che un quartiere con 7.000 residenti e 5 scuole frequentate da 2.000 studenti si trovano di fatto in piena area di rischio? Se si esaminano i tracciati radar degli aerei in decollo, non si può non notare che formano una spessa, ininterrotta nuvola su una zona con istituti scolastici allineati l’uno accanto all’altro. Per Colognola non esiste un problema di sicurezza? Per Enav la sicurezza è solo quella dei passeggeri? Nel caso malaugurato di un incidente, cosa saremmo noi: solo spiacevoli effetti collaterali?».

«Per anni, i cittadini di Colognola hanno lottato; hanno speso cifre ingenti per sostenere due gradi di giudizio, ottenendo finalmente il definitivo annullamento della zonizzazione acustica aeroportuale che li aveva illegittimamente condannati: unico quartiere in tutta la città, unica zona del territorio bergamasco che non era stata affatto prevista negli scenari ipotizzati (Psa 2002: “Colognola non interferita”) ed in base ai quali era stato autorizzato lo sviluppo dell’aeroporto!».

«La nostra vittoria legale, se finora non ha cambiato la realtà dei fatti, ha però creato le premesse per operare nuove scelte, più rispettose della legge e dei nostri diritti. Finalmente, dopo mesi, si è arrivati alla convocazione della Commissione Aeroportuale, che però sulle rotte non ha deciso nulla, perché sembra occorrano ulteriori approfondimenti. Proposte di cambiamento, simulazioni, verifiche di volabilità e sicurezza…evidentemente ogni ente opera in modo separato, senza che ci sia alcun coordinamento nelle fasi di studio e di analisi dei problemi. Intanto si rimanda continuamente qualsiasi decisione… e a noi sembra di assistere ad un gioco delle parti, il cui unico risultato è quello di lasciare le cose come stanno, forse nell’intento di arrivare al 2016 e “sanare” con una nuova Vas una situazione che pare essere sfuggita di mano alle stesse Istituzioni centrali».

«Non riusciamo a capire le logiche politiche che orientano l’operato della Commissione Aeroportuale, cui va la responsabilità di aver avallato in passato la scelta di riversare su Colognola quasi tutti i decolli. Va però riconosciuto che quasi tutte le Amministrazioni Comunali interessate hanno sempre difeso strenuamente il loro territorio, esigendo ed ottenendo la quasi assoluta coincidenza tra gli scenari previsti dal Psa e quelli oggi esistenti; solo la precedente giunta di Bergamo ha fatto eccezione, permettendo che parte del proprio territorio fosse sacrificata per lo sviluppo de “Il Caravaggio”, in netto contrasto con quanto previsto e autorizzato dal Via».

«Auspichiamo pertanto che l’Amministrazione cittadina in carica, che ha assunto impegni precisi a tutela dei cittadini, traduca al più presto in fatti le promesse e sappia difendere il suo territorio. I cittadini di Colognola hanno pagato con il loro impegno e con le loro risorse economiche perché fossero riconosciuti i loro diritti; ora si aspettano che Enti ed Amministrazioni operino tempestivamente le scelte necessarie per la loro tutela , nel rispetto di regole e scadenze. Ribadiamo con forza che la pazienza dei cittadini di Colognola ha raggiunto il limite; siamo stanchi di veder ignorate le nostre legittime istanze e di essere presi in giro: continueremo nel nostro impegno civile per rivendicare il rispetto dei nostri diritti».

Associazione Colognola per il suo futuro

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