Aeroporto, il Comitato di Azzano:
ci vuole un’equa distribuzione delle rotte

Continua a tenere banco la questione dell’aeroporto di Orio al Serio e del suo impatto ambientale sulla città e sull’hinterland. Interviene anche il Comitato di Azzano San Paolo.

«Dopo la pubblicazione avvenuta nei giorni scorsi sul Vs. quotidiano dei comunicati stampa dei Comitati di Bergamo, Seriate, Grassobbio e Orio prima e dell’Associazione “Colognola per il suo futuro” poi, anche il sottoscritto Comitato Cittadini di Azzano San Paolo per l’Aeroporto intende far sentire forte e chiara la propria voce in merito all’ipotesi di revisione delle rotte di decollo dall’aeroporto “Il Caravaggio”».

«Considerato che l’aeroporto di Orio al Serio si trova a ridosso della città di Bergamo ed è, pertanto, un vero e proprio “city airport”, la “Valutazione di Impatto Ambientale” (VIA) del 2003 aveva posto severi limiti prescrivendo, tra l’altro, che lo sviluppo dell’attività aeroportuale avvenisse verso le aree meno antropizzate, al fine di mitigarne l’impatto sugli insediamenti abitativi e sulla popolazione dei territori circostanti».

«La situazione attuale è purtroppo ben diversa dagli scenari prospettati e dalle prescrizioni del VIA: l’esponenziale aumento del numero dei voli e la concentrazione del 90% dei decolli verso ovest stanno da tempo fortemente penalizzando, non solo il quartiere cittadino di Colognola, ma anche il territorio di Azzano San Paolo e di altri Comuni quali Stezzano e Levate».

«Ad Azzano San Paolo vi è forte preoccupazione, anche perché, se il disagio causato dall’inquinamento acustico e ambientale è grave, non si dimentichi che l’attuale procedura di decollo prevede virate verso Ovest, su Azzano appunto, ad una quota bassissima, prossima “al limite di legge”. Vogliamo parlare del fattore sicurezza? Ci siamo documentati, una procedura del genere in Europa è ammessa quando i voli decollano verso il mare e non sui tetti delle case.... proprio a causa dei rischi connessi a questa delicata fase del volo».

«L’Associazione “Colognola per il suo futuro” nel proprio comunicato esprime apprezzamenti per gli sforzi compiuti dalla nuova Amministrazione Comunale di Bergamo per distribuire più equamente i disagi derivanti dall’attività aeroportuale. Ma ci chiediamo: tali sforzi mirano a salvaguardare i quartieri cittadini spostando il problema sul territorio di Azzano San Paolo?»

«I cittadini azzanesi sono in allerta, in quanto temono di essere sacrificati sull’altare dello sviluppo aeroportuale. Si tratterebbe di una soluzione di comodo e dell’ennesima ingiustizia, che renderebbe se possibile ancor più inaccettabili le nostre condizioni di vita e quelle dei nostri concittadini. Se l’aeroporto costituisce una risorsa per l’intera comunità bergamasca, gli “oneri” che ne derivano devono essere ripartiti sul territorio, anche attraverso un’equa distribuzione delle rotte».

«Abbiamo da tempo proposto agli Enti competenti soluzioni concrete e, soprattutto, immediatamente realizzabili per migliorare la qualità della vita di “tutti” i residenti negli intorni aeroportuali. Tra le proposte, il ripristino della vecchia rotta sulla prosecuzione dell’asse pista (quella naturale, per intenderci, senza brusche virate a bassa quota). Tale rotta permetterebbe agli aeromobili di arrivare sulle zone abitate a una quota decisamente più alta, con impatto acustico molto ridotto, maggiore sicurezza e senza interessare l’area del nuovo Ospedale».

«Il nostro sindaco. Simona Pergreffi, si sta battendo in sede di Commissione Aeroportuale e al Tavolo dei Sindaci (e la ringraziamo pubblicamente per questo) per trovare soluzioni accettabili per tutti. Rivolgiamo pertanto un appello agli Enti preposti e agli Amministratori di tutti i Comuni coinvolti dall’attività del “Caravaggio”, affinchè l’obiettivo venga finalmente focalizzato sul bene comune. Se ci saranno prospettate soluzioni eque e di buon senso, saremo pronti a fare la nostra parte. Ringraziamo per l’attenzione e porgiamo distinti saluti».

Comitato Cittadini di Azzano San Paolo per l’Aeroporto

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