Affitti, salgono i prezzi in città
La provincia in picchiata: -10%

Prendere casa in affitto in Lombardia costa di più dopo la primavera, che ha visto salire le richieste dei proprietari del 3,3%, a un 11 euro/mq. A Bergamo +2%, ma nella provincia il calo è del 10%. È quanto emerge dall’indice del portale «idealista», che ha rilevato i prezzi di 12.945 abitazioni lombarde presenti nel database del portale tra aprile e giugno 2015.

Valori ancora lontani dalla stabilizzazione nella maggior parte delle province lombarde, con una netta prevalenza di ribassi riscontrata in 7 delle 9 aree analizzate (Sondrio è l’unica ancora non rilevabile). Eccetto Brescia (9,8%) e Mantova (2,4%), che seguono la tendenza positiva del trimestre, tutte le altre province segnano netti ribassi, i maggiori a Pavia (-11,2%), Bergamo (-10%), Milano (-8,7%) e Monza-Brianza (-8,1%). La discesa è più soft invece in riva ai laghi di Como (-3,5%), Lecco (-2,6%) e Varese (-0,2%). Milano, con 13,8 euro/mq è la provincia lombarda più cara per l’affitto. All’opposto della tavola la provincia più economica è Mantova con 6,1 euro.

La situazione a livello di città capoluogo si ribalta con rialzi in 7 dei 9 centri monitorati (Sondrio non è rilevabile) e questo pesa in maniera decisiva sulla performance generale della Lombardia. Nella graduatoria dei rialzi trimestrali, Lecco (4,4%) segna la rivalutazione maggiore seguita da Brescia (3,7%) e Como (3,3%), tutte con incrementi sopra la media del periodo. Rendimenti in timido aumento anche a Pavia (2,3%), Bergamo (2%) e Milano (0,9%). All’opposto è Monza (-10,7%) a segnare il crollo maggiore del trimestre, mentre Mantova (-0,4%) e Varese (0,2%) registrano solo lievi correzioni a ribasso.

Da questo trimestre Milano, dove affittare una casa costa una media di 15,1 euro/mq, è la città più cara d’Italia. All’opposto della tavola la più economica è Mantova con 6,2 euro al metro quadro. Ancora lieve aumento dei canoni di locazione in Italia nel secondo trimestre del 2015, con un incremento dell’1% del prezzo degli affitti che salgono a una media di 8,5 euro al mese. A livello annuale si registra una variazione positiva pari all’1,6%.

Idealista, che ha condotto lo studio su un campione di 64.321 case in affitto presenti sul portale, monitorando l’andamento di 139 comuni italiani, ha rilevato ancora una leggera prevalenza di segni meno a livello regionale (calano i prezzi in 11 regioni su 20). Ampie oscillazioni durante i mesi primaverili a livello provinciale, dove le quotazioni hanno risentito delle fluttuazioni stagionali in vista del periodo estivo. Incrementi nella maggior parte delle città capoluogo, con prezzi più stabili nelle grandi città.

Trentanove sui 73 centri capoluogo monitorati in questo rapporto hanno incrementato il loro valore dopo gli ultimi 3 mesi. Ma al contrario dei dati provinciali, 3 città su 4 si muovono all’interno di una forbice «fisiologica» di variazioni comprese tra il - 3 e +3%

Valori in altalena, ma sostanzialmente stabili nelle grandi città: salgono Bologna (1,3%), poi Napoli, Milano e Roma allo stesso ritmo di crescita dello 0,9%, seguite da Cagliari (0,8%). Scendono Palermo (-3,1%), Firenze (-1,8%), Genova (-1,8%), Torino (-0,5%), Beri (-0,4%) e Venezia (-0,2%).

Nalla graduatoria delle città dove gli affitti sono più salati, Milano (15,1 euro/mq) supera Venezia (15 euro/mq) ed ora è la più cara d’Italia. Nella parte bassa della tavola, il piccolo centro di Lanusei (3,6 euro/mq), in Sardegna è il più economico davanti a Caltanissetta (3,9 euro/mq) e Reggio Calabria (4,2%).

Per Vincenzo De Tommaso dell’ufficio studi idealista «i prezzi degli affitti si mantengono stabili a livello nazionale, anche se l’andamento presenta notevoli differenze nelle varie aree della penisola. La tendenza attende di essere confermata, tuttavia i dati sembrano indicare per i prossimi mesi valori stabili o in progresso nei grandi centri, favoriti dai primi segnali di ripresa dell’occupazione, mentre per gli altri capoluoghi ci sarà ancora instabilità con un andamento incerto dei valori».

Il portale immobiliare «idealista» è attualmente una delle pagine web più utilizzate in Italia da privati e professionisti immobiliari per la vendita, l’acquisto e l’affitto di immobili. Con una base dati di migliaia di immobili, la divisione studi idealista realizza le analisi relative al prezzo delle abitazioni in vendita e in affitto dal 2007.

Per la realizzazione di quest’indice sono stati analizzati i dati di 64.321 annunci immobiliari pubblicati su idealista tra l’1 aprile il 30 giugno del 2015; questi immobili hanno superato il controllo qualità basato su informazioni come: prezzo, dimensione, distribuzione e non duplicazione.

Per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati inoltre vengono analizzati soltanto quei comuni che hanno mantenuto, nel corso del periodo di studio, una media costante di 50 o più annunci di case di seconda mano in vendita. Quei comuni che non hanno raggiunto questa media sono stati esclusi dal campione di analisi al pari di quelli che hanno registrato, nel periodo dato, una variazione di più del 30% del numero di annunci.

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