Atalanta, dopo il blitz a Zingonia appello del prefetto alla tifoseria

Anche il prefetto Cono Federico è entrato in campo sulla contestazione di tifosi estremisti, culminata con l’ irruzione di un centinaio di ultras nei locali del Centro sportivo Bortolotti di Zingonia. Al termine di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica appositamente convocata, il prefetto di Bergamo, assieme ai responsabili delle forze dell’ordine, ha lanciato un forte appello alla tifoseria affinchè «dimostri ancora una volta maturità e collaborazione per dare all’ Atalanta sicurezza e quindi prospettive per il prossimo campionato di serie B».L’ incontro è servito ad esaminare nel dettaglio quanto successo con il blitz allo spray di mercoledì pomeriggio nel quartier generale dell’ Atalanta. "La situazione che si è creata - ha ribadito il prefetto - non giova a nessuno. Ora serve recuperare quell’ atteggiamento di maturità che i tifosi, nei momenti difficili, hanno sempre saputo dimostrare". Federico ha inoltre confermato che, alla luce del blitz, è stata intensificata la sorveglianza sia presso il centro sportivo sia presso la villa del patron dell’Atalanta Ivan Ruggeri, vero obiettivo degli ultras bergamaschi. Per il momento, comunque, nessun provvedimento è scattato a carico dei tifosi. Le procedure di identificazione sono ancora in corso. L’ inchiesta è stata affidata al sostituto procuratore Paolo Salvatore.

(03/05/2005)

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