Avis di Bergamo all’avanguardia:
accreditate tutte le sedi di raccolta

L’Avis provinciale di Bergamo è tra le prime realtà italiane ad essere riuscita a conseguire, entro il termine del 31 dicembre 2014 (previsto dall’Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010) l’accreditamento di tutte le 10 sedi di raccolta dislocate sul territorio provinciale.

L’attività di raccolta costituisce un indispensabile supporto alle strutture trasfusionali, anche per la maggior flessibilità e spesso economicità con cui viene gestita, oltre a rappresentare per Avis una modalità per realizzare completamente la propria missione, per essere vicina ai suoi donatori, per fidelizzarli. L’accreditamento è quindi un importante risultato che pone l’associazione in termini qualitativi ai vertici del sistema sanitario lombardo, con particolare riferimento alle attività sanitarie del comparto di medicina trasfusionale.

«Nonostante il perdurare della crisi economica che sta attraversando il nostro paese, coinvolgendo tutta la sanità e di riflesso anche la nostra associazione - sottolinea il presidente di Avis Provinciale Bergamo, Oscar Bianchi - come sempre ci siamo rimboccati le maniche, mettendo in campo il grande impegno dei nostri volontari, le competenze delle nostre risorse umane e affrontando notevoli sacrifici economici che andranno a vantaggio di tutta la comunità bergamasca. L’accreditamento è infatti una garanzia di piena tutela per donatori e riceventi».

Un ulteriore passo avanti per rispondere in modo ottimale alle nuove previsioni normative, migliorando la propria organizzazione sia dal punto di vista tecnologico, che organizzativo e strutturale. Oltre al centro del Monterosso, diverse delle nove sedi di raccolta periferiche (negli ospedali di Calcinate, Gazzaniga, Piario, Ponte San Pietro Romano di Lombardia, Sarnico, San Giovanni Bianco, Trescore e Zingonia), grazie agli accordi raggiunti con le Aziende ospedaliere della provincia, sono state negli ultimi due anni sottoposte a lavori di ristrutturazione, che le hanno rese ancor più accoglienti, funzionali e capillarmente dislocate per essere facilmente raggiungibili dai donatori.

Per quanto riguarda le tecnologie e dispositivi utilizzati nelle attività di raccolta, Avis Provinciale ha inoltre affinato i processi sanitari e le modalità che, sin dall’accoglienza del donatore, portano alla consegna all’Azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII, delle unità di sangue e plasma prelevate, in modo qualitativamente ineccepibile e garante della massima sicurezza sanitaria trasfusionale.

E nell’ottica di rispondere con sempre maggior efficacia ai bisogni dei malati verrà esteso, dall’1 aprile 2015, anche agli avisini delle sedi periferiche l’accesso alla donazione su prenotazione. «La sperimentazione in atto al centro raccolta del Monterosso - precisa Oscar Bianchi - è stata accolta molto favorevolmente dai nostri donatori. Gli avisini hanno capito immediatamente che la programmazione attraverso la prenotazione risponde al meglio alla richiesta di sangue che ci perviene dagli ospedali e garantisce loro, tra l’altro, un miglior servizio con la riduzione dei tempi di attesa».

Prenotare è semplicissimo e si può fare con più strumenti:via web sulla «Pagina del donatore»; presso la sede Avis provinciale di Bergamo dove sono state realizzate postazioni self service con il supporto di personale dedicato; rivolgendosi alla propria Avis comunale e telefonicamente al numero 035.342222 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il sabato dalle 8.30 alle 12.

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