Banche, effetto crisi o sicurezza al top?
In Lombardia dimezzate le rapine

In Lombardia sono scese del 46,9% In Italia del 37,6% in un anno: dalle 941 del 2013 alle 587 del 2014.

Se si paragona il dato con quello del 2007, il calo supera addirittura l’80%. In netto calo anche il cosiddetto indice di rischio – cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli – passato da 3 a 1,9. Sono questi, informa una nota, i principali risultati dell’indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza. Il trend positivo che ha caratterizzato il fenomeno negli ultimi anni e’ anche il frutto del lavoro congiunto di banche e Forze dell’Ordine. Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Interno, aggiunge il comunicato, le rapine commesse ai danni delle dipendenze bancarie rispetto al totale di quelle denunciate sono passate dal 5,5% del 2004 al 2% del 2014.

Nel 2014, le rapine sono diminuite in Abruzzo (- 38%, da 36 a 22), Basilicata (- 72,7%, da 11 a 3), Campania (- 26%, da 52 a 38), Emilia Romagna (- 37,5%, da 112 a 70), Lazio (- 37,2%, da 94 a 59), Lombardia (- 46,9%, da 177 a 94), Marche (- 65,9, da 44 a 15), Molise (- 40%, da 5 a 3), Piemonte (- 41,0%, da 78 a 46), Puglia (- 17,1%, da 35 a 29), Sicilia (- 35%, da 134 a 87), Toscana (- 39,5%, da 81 a 49), Umbria (- 62,5%, da 16 a 6), Veneto (- 41,9%, da 43 a 25). Nessun colpo in banca in Valle d’Aosta. Invariate le rapine in Sardegna (3) e Friuli Venezia Giulia (5). Aumenti si sono invece verificati in Calabria (con 5 rapine da 2), Liguria (con 26 da 13), Trentino Alto-Adige (con 2 da nessuna). Le banche italiane, aggiunge l’Abi, investono ogni anno circa 700 milioni di euro per rendere le proprie filiali sempre più protette e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita Guida antirapina che recepisce i suggerimenti delle Forze dell’Ordine.

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