Bergamaschi e seconde case: «Alle Valli preferisco Cannes»

Da Dorga a Mentone e Roquebrune. Negli ultimi 30 anni è profondamente cambiata la geografia delle seconde case dei bergamaschi che, dalla conca della Presolana, hanno traslocato in Costa Azzurra. Mentone, Roquebrune, ma anche Cannes, Antibes e, per i più facoltosi, St. Tropez hanno attirato gli investimenti di carattere immobiliare dei nostri concittadini, attirati dal profumo di timo e lavanda e invaghiti delle eleganti promenade. E qualcuno, insieme al posto barca, in Costa Azzurra ha preso persino la residenza monegasca, salvo poi tornare in Italia a fare la spesa. I bergamaschi, tradizionalmente amanti delle seconde case – sulle cui compravendite pagano il 10 per cento di imposte –, negli ultimi decenni hanno colonizzato molte località turistiche in Italia come all’estero. «La Sardegna – spiega il vicepresidente nazionale della Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) Gianfederico Belotti – fa ancora la parte del leone, mentre le più rinomate colonie bergamasche oltrefrontiera sono Malindi, in Kenya, ed Ibiza e Formentera in Spagna. Nella prima sono stati realizzati grandi complessi turistici, mentre le isole Baleari sono gettonatissime, oltre che da numerosi personaggi dello spettacolo, da professionisti ed imprenditori bergamaschi». Dalla fine degli anni Settanta le valli orobiche, pur conservando una certa attrattiva soprattutto per i milanesi, hanno dovuto fare i conti non solo con l’aggressiva campagna marketing portata avanti dalla costa francese per convincere gli italiani ad investire oltre frontiera, ma anche con la forte concorrenza esercitata dalle Dolomiti che, terminata la stagione sciistica e con l’arrivo del caldo, stanno tornando a spalancare le proprie imposte.«I bergamaschi – commenta Antonello Pagani, direttore dell’Associazione provinciale proprietà edilizia-Confedilizia Bergamo (Appe) – amano inoltre le località di lago della nostra provincia e quelle del Garda. Al mare la regione privilegiata rimane la Liguria, nella zona di Ponente, verso Imperia e Sanremo».Il boom della seconda casa in Toscana scoppiato negli anni Settanta-Ottanta si è da qualche anno sgonfiato a causa dei prezzi da capogiro raggiunti da località rinomate e di prestigio come Forte dei Marmi (dove si arriva anche ai 15 mila euro al metro quadrato), Viareggio e Marina di Massa.«I bergamaschi – aggiunge Belotti – investono pochissimo in seconde case in località come Jesolo, Caorle, Rimini o Riccione. Al contrario, tra le località più ambite e costose in Italia (dove per un’abitazione in buone condizioni si arrivano a spendere anche 17 mila euro al metro quadrato, ndr) si conferma Portofino». I bergamaschi, meno orientati verso l’acquisto di multiproprietà, preferiscono quindi investire in appartamenti di medie dimensioni, spesso all’interno di complessi turistici. L’inconveniente sono le spese, spesso gravose nonostante il ridotto utilizzo, per la gestione e la manutenzione di piscine e altri impianti sportivi. «Per non parlare dell’Ici – sottolinea Pagani –, dove in alcune località lievita di parecchio rispetto a quello dovuto per la prima casa e la tassa per la raccolta dei rifiuti».(05/06/2006)

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