Imu: Bergamo beffata dallo Stato
Dovrà restituire 2 milioni a Roma

Meno due. Non è un conto alla rovescia, ma un conto «al rovescio» e anche piuttosto salato. Per la prima volta nella storia di Palafrizzoni, infatti, la contabilità tra Stato e Comune di Bergamo presenta un saldo negativo.

Meno due. Non è un conto alla rovescia, ma un conto «al rovescio» e anche piuttosto salato. Per la prima volta nella storia di Palafrizzoni, infatti, la contabilità tra Stato e Comune di Bergamo, quella che sulla carta dovrebbe riequilibrare almeno in qualche misura le tante risorse travasate dalla periferia al centro, presenta un saldo negativo: oltre due milioni di euro appunto.

Tra un taglio e l’altro i trasferimenti da Roma, nel 2013, saranno inferiori alle cifre da rimborsare al Governo e di mezzo c’è anche il pasticcio sull’Imu: «Il calcolo è presto fatto - ha spiegato lunedì sera 25 novembre in prima Commissione l’assessore al Bilancio Enrico Facoetti durante la discussione degli assestamenti approvati con il voto contrario delle opposizioni - dal cosiddetto Fondo sociale comunale riceveremo 11 milioni e 200 mila euro, mentre l’importo da restituire per l’Imposta municipale sugli immobili ammonta a 13 milioni e 600 mila euro, comprensivi anche del 50 per cento del gettito sui fabbricati diversi dalla prima casa che avevamo riscosso per conto dello Stato nel 2012 e che adesso dovremo rendere».

Il danno e la beffa, insomma. Perché non bastavano le «angherie» del patto di stabilità che impedisce agli enti locali di spendere soldi di cui gli stessi dispongono in cassa, adesso arrivano pure i trasferimenti al contrario. Con conseguenze sul bilancio ulteriormente paradossali. Nel senso che per far tornare i conti bisogna vendere i gioielli di famiglia.

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