Bergamo «bocciata» sull’inglese
Il test de L’Eco con un finto turista

Con le lingue a Bergamo non siamo mai stati dei draghi e alla vigilia dell’Expo, la tradizione (negativa) sembrerebbe confermata. Lo abbiamo testato con la collaborazione di Philip Colangelo.

Colangelo, turista finto e insegnante di inglese vero, si è prestato a un giro di telefonate per verificare - con tanto di voti - il livello linguistico nelle principali istituzioni culturali cittadine, accanto ad alcune strutture private.

Com’è andata? Non benissimo... In generale sono le strutture pubbliche ad annaspare, mentre sul fronte opposto, quello «privato», le cose di solito vanno meglio. Magari non un inglese fluentissimo, ma comunque sempre sufficiente a comunicare l’indispensabile.

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