Bossetti, lo sfogo della gemella
«Picchiata perché difendo Massimo»

Mi hanno presa a calci e insultata, ho contusioni al volto e il coccige fratturato. Sto pagando un caro prezzo perché difendo apertamente mio fratello e sono convinta tuttora che sia assolutamente innocente». Sono queste le prime parole di Laura Letizia Bossetti.

«Mi hanno presa a calci e insultata, ho contusioni al volto e il coccige fratturato. Sto pagando un caro prezzo perché difendo apertamente mio fratello e sono convinta tuttora che sia assolutamente innocente». Sono queste le prime parole di Laura Letizia Bossetti, sorella gemella di Massimo, l’uomo in carcere da tre mesi con l’accusa di essere l’assassino di Yara.

Mercoledì pomeriggio tre individui sconosciuti l’hanno attesa sotto casa e aggredita. È la terza volta che la prendono di mira, probabilmente le stesse persone. In una prima occasione solo a parole: «Eccola, la sorella dell’assassino». Poi, l’hanno colpita con la portiera di un’auto facendola cadere in strada. Fino alla vera e propria aggressione di venerdì scorso.

«Soffro fisicamente e psicologicamente. Ho il coccige fratturato e lesioni al volto» spiega e racconta: «Mi sono sentita colpire violentemente da dietro alla parte destra del capo, vicino all’occhio. Il colpo mi ha fatto cadere gli occhiali. È stato talmente forte che ho perso i sensi e sono caduta».

Leggi l’intervista integrale su L’Eco di Bergamo del 19 settembre

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