Bottanuco, l’addio ai coniugi Magrì
fra lacrime e scene strazianti

Scene strazianti, una chiesa gremitissima e un corteo funebre in un silenzio quasi irreale verso il cimitero di Cerro di Bottanuco. Almeno 500 persone hanno preso parte nel pomeriggio di venerdì 11 aprile ai funerali di Domenico Magrì e di sua moglie Maria Artale.

Scene strazianti, una chiesa gremitissima e un corteo funebre in un silenzio quasi irreale verso il cimitero di Cerro di Bottanuco. Almeno 500 persone hanno preso parte nel pomeriggio di venerdì 11 aprile ai funerali di Domenico Magrì e di sua moglie Maria Artale, protagonisti della terribile tragedia di giovedì 3 aprile.

La liturgia è stata presieduta dal parroco don Ferdinando Sangalli che all’omelia ha commentato le parole del Vangelo di Giovanni dove si parla di Gesù accompagnato al Golgota.

Al termine della funzione, una delle figlie delle vittime ha letto un messaggio rivolto ai genitori, ricaldando la lettera già scritta e diffusa tramite l’avvocato Benedetto Maria Bonomo.

«Non possiamo condividere il gesto compiuto da papà, ma lo abbiamo già perdonato. Papà e mamma di mancate». Parole che hanno suscitato enorme commozione e in tanti non sono riusciti a trattenere le lacrime. Dopo la benedizione dei feretri, il corteo si è stretto attorno ai familiari per l’ultimo viaggio verso il cimitero.

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